Archivio dei post curati dalla Biblioteca di Scienze, pubblicati sul canale Instagram del Sistema Bibliotecario di Ateneo
Riordino della collezione della biblioteca di Geomineralogia
Ti sei mai chiesto come vengono ordinati i libri sugli scaffali della tua biblioteca?
Uno dei sistemi più diffusi e pratici è la Classificazione Decimale Dewey, la quale permette di suddividere il sapere per argomenti e aree tematiche.
Nella biblioteca di Geomineralogia stiamo lavorando da tempo insieme ai nostri valorosi studenti part time per ricollocare con il sistema Dewey i volumi della sala lettura, per accedere in modo più veloce e intuitivo alle nostre collezioni.
Mostra "Uccelli in tavola" presso La Specola
A La Specola la mostra "Uccelli in tavola" racconta il dialogo fra libri della #bibliotecadiscienze e gli esemplari di uccelli conservati dal #museodistorianaturalefirenze e in quei libri raffigurati.
Il percorso dell'esposizione si snoda in un arco temporale tra il Seicento e il Novecento e si propone di richiamare il legame tra le collezioni di uccelli e l'iconografia che correda i principali figurati italiani a carattere ornitologico.
Il titolo della mostra richiama la tradizione iniziale degli studi ornitologici che sono correlati alle pratiche di caccia, ma in questo caso le tavole sono quelle disegnate ed incise da abili artisti.
Il sistema periodico degli elementi: errori, aneddoti e curiosità
Se la tavola periodica racchiude oggi circa 120 elementi di cui 111 con nome definitivo, durante i molti decenni dalla sua “creazione” non è stata sempre così. Talvolta ci sono state imbarazzanti scoperte rivelatesi poi false.
Una di queste è quella dell’elemento 61 che Luigi Rolla, professore di chimica generale ed inorganica di Firenze, nel 1924 pensò di aver scoperto attraverso la cristallizzazione di monazide brasiliana. L’elemento venne chiamato Florenzio (Fr) in onore della città di Firenze.
Di queste scoperte rivelatesi sbagliate, con tanto di aneddoti e curiosità, ce ne parla il libro di Marco Fontani e Mariagrazia Costa, De Reditu eorum: sulle tracce degli elementi scomparsi.
Abitare le biblioteche europee con il progetto Erasmus
Abitare le biblioteche significa nutrirsi delle collezioni conservate, dei servizi offerti e degli incontri e scambi continui con l'utenza di riferimento.
Lavorare in biblioteca ci pone spesso di fronte ad occasioni preziose di confronto e crescita professionale.
Nelle foto, le colleghe polacche che da Varsavia hanno scelto per il 2024 il SBA fiorentino per vivere un'esperienza Erasmus, mentre sono in visita alla Biblioteca di Scienze con i libri della collezione di Antropologia.
La creazione terrestre: lettere a mia figlia
Metà ottocento.
Un padre.
Una figlia.
L'abbattimento di un pregiudizio per il quale una donna non può occuparsi di scienza.
L’autore di questo libro:
"Egli ha fatto un semplice libro di lettura: e si crederebbe ricompensato oltre la speranza, quando riescisse a svegliare nelle giovani donne l’amore di queste occupazioni dello spirito sostituito al gusto effimero di altre letture più vane, quanto anche non pernicioso."
Dalla prefazione:
"L'attitudine della donna a coltivare questi studj è troppo dimostrata da splendidi esempj della figlia di Linneo, dellla sorella di Herschel, della Meria, e nella nostra epoca, da quell'eletto ingengo di Maria Sommerville."
La creazione terrestre : lettere a mia figlia di De_Filippi, Filippo (Milano : Vallardi, 1854)
Il volume fa parte della collezione storica della biblioteca di Geomineralogia.
Frontespizio e pagine di esempi.
Un volume “sperimentale” scoperto nella Biblioteca di Botanica
Tra i libri antichi conservati in biblioteca è presente un volume particolare contenente modelli di carta a diversa “grana” e di tessuti.
Si tratta di un raro volume dell'opera: Jacob Christian Schäffers … Neue Versuche und Muster das Pflanzenreich zum Papiermachen und andern Sachen wirthschaftsnützlich zu gebrauchen = Nuovi tentativi e modelli di utilizzo del regno vegetale per produrre carta e altre cose economicamente utili – Regensburg 1766.
La “dedicatoria” dell’opera è rivolta a Pietro Leopoldo I di Toscana:
"... Herrn Peter Leopold Erzherzogen in Oesterreich, Großherzogen von Toscana ..."
L'autore, botanico e inventore tedesco, espose in questo trattato contenente diversi campioni ottenuti dai suoi esperimenti, i risultati della sua ricerca di un adeguato sostituto degli stracci per la fabbricazione della carta.
Le pubblicazioni di fine Settecento, infatti, costituiscono una fonte di informazioni cruciale per le ricerche storico-cartarie, poiché in quel periodo la crescente scarsità di stracci portò a drastici cambiamenti nell'uso delle materie prime per la fabbricazione della carta.
Il volume è parte della biblioteca del botanico e naturalista inglese Philip Barker Webb, donata a Leopoldo II e giunta fino a noi grazie a Filippo Parlatore.
In ricordo di Anna Maria Enriques Agnoletti
Dedicato a Anna Maria Enriques Agnoletti, che con la sua Resistenza ha contribuito alla nostra Liberazione. Nata a Bologna nel 1907, si laurea a Firenze in Storia nel 1930, nella Facoltà di Lettere dell'Università di Firenze nata nel 1924, celebrata quest'anno nel centenario.
Diplomata come Archivista nel 1932, inizia a lavorare da subito presso l'Archivio di Stato di Firenze da dove viene allontanata nel 1939 a causa delle "leggi razziali".
Trova lavoro da Archivista presso la Biblioteca Vaticana , e prosegue a Roma il suo impegno civile e politico.
Rientra a Firenze nel 1943 per collaborare attivamente, anche con il fratello Enzo, alla Resistenza Toscana, con grande rischio personale.
Viene rinchiusa a Villa Triste, per una delazione, prima torturata e poi fucilata il 12 giugno 1944, nell'Eccidio di Radio Cora, insieme ad altri partigiani.
Il Liceo di Sesto Fiorentino al Polo Scientifico porta il suo nome e indossa un murales di Skim a lei dedicato.
Il nome della famiglia Silva può risultare poco noto ma in realtà si tratta di una famiglia nobile, discendente dai conti di Biandrate. La loro Biblioteca, collocata presso Villa Ghirlanda a Cinisello Balsamo, agli inizi dell’Ottocento risultava essere particolarmente ricca: si stima che comprendesse più di 4.000 volumi, tra cui varie cinquecentine e una copia della Bibbia di Johannes Gutenberg.
Andata dispersa negli anni, oggi si tenta di ricostruire l’antica Biblioteca chiedendo a tutte le istituzioni di segnalare gli esemplari in loro possesso che riportano l’Ex libris - Comes Donatus Silva – all’interno di un timbro a mandorla.
Analyse des infiniment petits pour l'intelligence des lignes courbes Guillaume François Antoine de L’Hospital, Á Paris, chez Etienne Papillon, rue S. Jacques, aux Armes d'Angleterre. 1716
Sono sempre di color bleu e in numero impari per conciliare il destino
Alcuni testi ci guidano nell’arte del tatuaggio pratica molto diffusa tra le tribù indigene dell’Oceania. Uomini, donne e bambini; fronti, guance, mani, petto, braccia e gambe; piante, animali, linee, spirali e curve; dal carattere sacro, sociale o puramente decorativo “Il tatuaggio dei Marchesi e dei Nuovi Sealanders è il più artistico; quello delle Isole Sandwich e Palliser è il più rude” [The races of Mankind by Robert Brown (London, Cassell, 1870)].
I tatuaggi segnano e disegnano i corpi di intere comunità, ne delineano discendenze e ne determinano i ruoli. “I Neo Zelandesi per esempio li chiamano moko e per essi hanno una grande importanza. Un moko rappresenta ciò che per noi indicano gli stemmi araldici” [Chiromanzia e Tatuaggio di G. Luigi Cerchiari (Milano, Hoepli, 1903)], traducono modi e costumi di un popolo, sono voti agli dei o linee di contatto con l’aldilà.
Le informazioni sono tratte da alcuni volumi conservati presso la Biblioteca di Antropologia:
Tatowiren. Narbenzeichnen und kopperbemalen von Wilhelm Joest (Berlin, Verlag von A. Asher & Co., 1887.
The races of Mankind by Robert Brown (London, Cassell, 1870)
Chiromanzia e Tatuaggio di G. Luigi Cerchiari (Milano, Hoepli, 1903)
Mente et malleo, ovvero l'antico motto dei geologi
Vi siete mai imbattuti nell’espressione latina "Mente et Malleo"?
Sul materiale presente sugli scaffali della biblioteca di Geomineralogia è visibile questo antico motto che significa letteralmente «con la mente e con il martello», una frase emblematica in grado di esprimere un ideale di vita e progresso intellettuale basato non solo sullo studio "astratto" ma anche sull’esperienza empirica e sul dialogo tra le arti liberali e le occupazioni pratiche.
Nel catalogo cartaceo che si trova nel corridoio del Dipartimento di Scienze della Terra le schede degli autori vi aiuteranno a ritrovare molti dei libri e delle miscellanee in cui è riportato tale motto.
Un esempio tra i tanti, la scheda di un volume di Carlo De Stefani, qui riportata nelle immagini. Nel libro troverete il motto sul dorso e nella seconda di copertina.
Piccoli e grandi formati nella collezione della biblioteca di Botanica
Piccole biblioteche... grandi libri
Esiste un libro che misura 5,00 x 8,06 m, pesa circa 1500 kg e consiste di 429 pagine: si tratta del più grande del mondo, nel Guinness dei Primati, dal titolo This the Prophet Mohamed, raccolta di storie della vita del profeta dell’Islam.
La biblioteca di botanica non conserva libri di queste dimensioni, tuttavia possiede "grandi" libri che primeggiano, in particolare se messi a confronto con gli altri della collezione.
L’atlante di J. Rodrigues Barbosa Sertum palmarum brasilieusium Imprimerie Typographique veuve Monnom 1903, ne è una dimostrazione con i suoi 60 centimetri e oltre di altezza.
Si tratta di un grande formato che troneggia in biblioteca, e che rende ancora più piccolo il libro affiancato nella foto, di 15 centimetri scarsi, tra i più piccoli presenti in biblioteca: A journey to the western islands of Scotland, London, Cassell 1886.
La crisi della bachicultura in Italia nel XIX secolo
Per la sericoltura italiana dalla fine degli anni '40 alla metà degli anni '70 del XIX secolo secolo fu uno dei più difficili.
Una virulenta epidemia di pebrina, una malattia del baco da seta, stava devastando la gran parte degli allevamenti in Europa.
Anche l'industria manifatturiera italiana che da secoli produceva bozzoli e materia serica era prossima al collasso. Per continuare l'allevamento era necessario importare il seme sano da regioni sicure, da luoghi dove la malattia non fosse ancora arrivata, spingendosi verso località sempre più remote e disagevoli, come la Cina e il Giappone.
Gli studi sulla bachicultura, come attestano quelli conservati nel Catalogo generale delle miscellanee di Scienze, erano numerosi e accurati, testimonianza di una attività piuttosto diffusa al tempo.
Astrolabi e poliedri nelle collezioni della biblioteca di Matematica
Vento di novità presso la Biblioteca di Matematica!
Metro alla mano, stiamo cercando di rinnovare la sala studio e quale occasione migliore se non quella di appendere qualche nuova immagine tratta dalle nostre collezioni?
Si tratta di tre pannelli con immagini di astrolabi e poliedri che piano piano saranno appesi in vari punti della Biblioteca.
Venite a scoprire dove si trovano e fateci sapere il vostro preferito! A breve appenderemo il primo!
Dell'uso et della fabbrica dell'astrolabio, et del Planisferio. Di Maestro Egnatio Danti pubblico lettore delle mathematiche nello Studio di Bologna. In Firenze, appresso i Giunti, 1578
De divina proportione, Luca Pacioli, Milano, Biblioteca Ambrosiana, 1956
Un manoscritto di Bernardo Davanzati nella sede della biblioteca di Botanica
Individuato un volume manoscritto di Bernardo Davanzati (economista e agronomo - Firenze, 1529-1606), nella sede di Botanica della Biblioteca di Scienze, che nel frontespizio riporta un timbro della Biblioteca Cesarea Medicea Palatina e un timbro del Museo di Fisica e Storia Naturale di Firenze.
Sembrerebbe proprio la versione manoscritta di un lavoro che poi, nel 1600, sarà pubblicato assieme ad un trattato di Giovanni Vittorio Soderini (agronomo - Firenze, 1526-1596):
Questa e altre meraviglie sono conservate nei locali della biblioteca di Botanica.
Trattato della coltivazione delle viti, e del frutto che se ne può cauare / del S. Gioanvettorio Soderini ... ; E la coltiuazione toscana delle viti, e d'alcuni arbori del S. Bernardo Davanzati Bostighi ... ; Aggiuntaui la Difesa del popone dell'eccellentiss. dottore sig. Lionardo Giachini. - In Firenze : per Filippo Giunti, 1600
Sul frontespizio i timbri della Biblioteca Cesarea Medicea Palatina e del Museo di Fisica e Storia Naturale di Firenze
L'Alluvione del ‘66 a Firenze e la Memoria Scritta
La 57. ricorrenza dell'alluvione diventa occasione per parlare di tutela e restauro dei beni culturali e riflettere sui rischi ancora attuali.
Per il Centro di Documentazione sulle Alluvioni di Firenze (CEDAF) del Sistema Bibliotecario di Ateneo, interverrà Giorgio Federici presidente del Centro.
La conferenza si è tenuta venerdì 3 novembre 2023 presso il Cenacolo di Santa Croce.
Ippocrate, marche tipografiche e salamandre
Sul frontespizio della pubblicazione notiamo una interessante marca tipografica: una salamandra incoronata tra le fiamme con due figure ai lati della cornice, che versano acqua sui bracieri. L’accostamento tra la salamandra e il fuoco è antecedente al cristianesimo ed è presente in diverse culture. L’animale viene citato sia in Aristotele (Historia animalium) che in Plinio il Vecchio (Naturalis Historia) ed assume nel tempo un carattere simbolico-esoterico.
Edizione bilingue, del Corpus Hippocraticum, commentata e annotata accuratamente da Anuce Foes, medico francese (Metz 1528-1595), qui presentata nell'edizione uscita a Ginevra nel 1657, per il tipografo Samuelis Chouet.
Arno, un fiume da vivere. Incontro con il geologo Tommaso Beni
La Biblioteca di Scienze presenta Arno, un fiume da vivere. Il geologo dell’Università di Firenze Tommaso Beni ci accompagnerà lungo il tracciato del fiume Arno, valorizzando gli inaspettati legami esistenti tra i fiorentini e il fiume.
Il racconto coinvolgerà le popolazioni che, nel tempo, hanno vissuto/convissuto sulle sue rive, i popoli arniensi. Si parlerà di tematiche quali il tempo di corrivazione, le alluvioni, l’arte e gli svaghi, senza dimenticare l’importanza della documentazione storica e della memoria.
Ai piedi della scalinata che porta alla biblioteca di Geomineralogia si trova una porzione di colonna probabilmente arrivata dal Tempio di Serapide a Pozzuoli che presenta piccoli forellini causati da Litodomi (molluschi bivalve della famiglia Mytilidae).
Il Bradisismo è un fenomeno consistente in un periodico abbassamento o innalzamento del suolo, molto veloce rispetto ai tempi geologici ma lento sulla scala dei tempi umani e difficile da misurare direttamente.
Nella collezione storica della biblioteca di Geomineralogia è possibile accedere a Principles of Geology di Charles Lyell, storicamente riconosciuto come il primo testo di Geologia moderna (1832).
Harry Potter e i codici erbari
Nel catalogo della mostra della British Library A History of Magic dedicata ai libri magici e al fantastico mondo di Harry Potter viene presentato un Erbario di ambito italiano del 15. sec. che ci riporta al Manoscritto 106, Codice Erbario posseduto dalla Biblioteca di Scienze, presso Botanica.
Sulla c. 1r è presente il timbro rettangolare del Museo di Fisica e Storia Naturale, mentre sulla controguardia anteriore è apposto un ex-libris, Ex Museo Nicolai Gualtieri che indica l'ultimo possessore, Niccolò Gualtieri, botanico, zoologo e medico del Granduca Cosimo III de' Medici
Le attestazioni di provenienza dei libri antichi
Di mano in mano, di libreria in libreria, di lettore in lettore i nostri libri sembrano non riuscire a trovare una collocazione definitiva!
È questo anche il caso del libro che vi proponiamo.
In testa al frontespizio notiamo subito che l'autore stesso donò questa copia della sua opera a qualcuno, forse un amico o forse un collega professore.
In basso, invece, vediamo una nota di possesso di Giordano Vitale, noto matematico originario di Bitonto dalla vita tormentata. Probabilmente però il libro non fu donato dal Santini a Giordano Vitale. Anche se entrambi insegnarono alla Sapienza a Roma, ottennero la cattedra in momenti diversi (1610 ca. Santini, 1685 Vitale).
Possiamo quindi ipotizzare che il libro prima di arrivare al Vitale abbia avuto almeno un altro proprietario a noi ancora sconosciuto... chissà se le carte riusciranno a svelare quale fosse questo nome!
Supplementi Francisci Vietae, ac geometriae totius instauratio. Authore A.S.L. Parisiis: Apud Petrum Des-Hayes, 1664
Dedicate a Margherita Hack le aule della biblioteca del Polo Scientifico
Dedicate a Margherita Hack!
Le aule dell'Edificio G3 Aule/Biblioteca del Campus del Polo Scientifico sono state intitolate all'astrofisica fiorentina, ricercatrice e divulgatrice scientifica.
Hack insegnò all'Università di Firenze dal 1948 al 1950, per poi occupare negli anni sessanta la cattedra di Astronomia all'Università di Trieste e infine dirigere l'Osservatorio astronomico.
Sempre il 5 giugno 2023, altre Aule del Polo sono state dedicate alle scienziate Enrica Calabresi zoologa e Rosalind Franklin chimica.
In Biblioteca trovate una scelta di libri scritti da Margherita Hack e alcune biografie per conoscerne la personalità eclettica.
Giochi matematici per l'estate
Estate tempo di relax e giochi!
La matematica è studio di Analisi1_e_ 2 ... ma anche intrattenimento enigmistico a base numerica.
Per allenamento e sfide fino all'ultimo calcolo il sito www.youmath.it offre diversi tipi di giochi, ma intanto provate a riconoscere i giochi proposti che non hanno titolo e lasciate una risposta o suggerite giochi e rompicapi.
Immagini tratte da Giochi di matematica e problemi interessanti di Giuseppe Peano, Paravia, 1924
Stelle di carta negli atlanti e nei libri di astronomia della Biblioteca di Scienze. Le mappe celesti rappresentano la volta del cielo attraverso i secoli, in diversi modi, e testimoniano l'evolversi delle tecniche e delle conoscenze.
Rivolgersi alle stelle per trovare una rotta o una strada è sempre stata una costante dell'umanità, quanto la curiosità di indagare altri mondi o, come oggi sappiamo, galassie lontanissime.
La biblioteca di Matematica ieri e oggi
Sessant’anni fa il professor Giovanni Sansone inaugurava il 2 marzo la nuova sede dell’Istituto Matematico e della sua biblioteca. Dopo aver conosciuto diverse sistemazioni, prima in Piazza San Marco e poi in via degli Alfani, l’Istituto trova la sua definitiva collocazione in viale Morgagni.
Oggi la biblioteca di matematica, nata dopo che Sansone fu incaricato di dirigere l’Istituto nel 1927, è costituita da una collezione moderna, ampia e costantemente aggiornata. Di notevole pregio è anche la collezione storica conservata in Sala Toja.
Curiosità: @lorenzobaglioni1 ha girato in biblioteca l'inizio del video "Il teorema di Ruffini"
La prima circumnavigazione italiana del globo
Navighiamo verso il weekend ricordando la prima nave italiana a compiere la circumnavigazione del globo: la pirocorvetta Magenta, nel 1865.
L'impresa servì ai primi trattati di commercio con Cina e Giappone, ma ebbe anche scopi naturalistici, di raccolta e di studio di esemplari zoologici ed entomologici.
L’incarico fu prima affidato allo zoologo Filippo de Filippi, che purtroppo morì nel corso del viaggio, e poi al naturalista Enrico Hillyer Giglioli di soli venti anni. Nel 1869, un anno dopo la conclusione del viaggio, Giglioli insegnò Zoologia ed Anatomia Comparata dei Vertebrati presso il Regio Istituto di Studi Superiori di Firenze.
Di quella crociera rimangono le minuziose descrizioni raccolte in un volume, che ha carattere di diario di bordo.
Viaggio intorno al globo della r. pirocorvetta italiana Magenta negli anni 1865-66-67-68 ... relazione descrittiva e scientifica pubblicata [da] Enrico Hillyer Giglioli con una introduzione etnologica di Paolo Mantegazza Milano, Maisner ; 1875 *digitalizzazione in Onesearch*
La sala Webb della biblioteca di Botanica
Come eravamo ieri - Come siamo oggi.
La Sala Webb della Biblioteca di Botanica fotografata oggi e in una rara immagine dei primi del Novecento. La biblioteca fu istituita nel 1842, quando per iniziativa di Filippo Parlatore vennero fondati l'Istituto e il Museo botanico. Arredi, librerie e ballatoio, con scala in ferro a chiocciola, sono in uso e funzionali alla vita della biblioteca.
Sono conservate, oltre al materiale didattico e specialistico corrente, le raccolte della Società Botanica Italiana, il fondo antico donato alla metà dell'800 dal botanico inglese Philip Barker Webb e i manoscritti del grande botanico fiorentino Pier Antonio Micheli, vissuto fra il XVII e il XVIII secolo.
Sono inoltre presenti alcuni fondi archivistici contenenti vario materiale (corrispondenza, manoscritti, fotografie, disegni) pervenuti per lascito di vari botanici, tra cui Odoardo Beccari, Stefano Sommier ed Emilio Levier.
Scopri di più a questo link
Le tavole parietali didattiche
Tavole giganti per pesci piccoli... e non solo. La serie di tavole parietali didattiche di Pfurtscheller, Zoologische Wandtafeln, venne pubblicata a Vienna tra 1902 e il 1911.
Diffuse in tutta Europa, servirono a lungo per le lezioni universitarie di zoologia e anatomia comparata.
Spesso i docenti utilizzarono anche tavole disegnate ad hoc, come la n. 3/4 raffigurante un granchio, di autore anonimo.
Vulcani: il fondo Rebasti alla biblioteca di Geomineralogia
I vulcani, rappresentati o fotografati, da sempre affascinano con la loro forza.
Fenomeni oggetto di studio del Dipartimento di Scienze della terra , sono anche protagonisti di un fondo di libri tematico, raccolto da Luca Rebasti e lasciato alla Biblioteca di Scienze - Geomineralogia.
Fujiyama, incisione di Hokusai da: I vulcani, testo di Haroun Tazieff , traduzione di Luciana Grillo. Milano, Il saggiatore 1962.
Etna, da Archivio fotografico Unifimagazine 2018.
Animali che escono dalle pagine dei libri antichi prendono forma nei righelli di Scienzestate e aiutano a tenere il segno nello studio e viva l'attenzione con i colori delle immagini.
Anche l'Analisi e il Calcolo matematico si accendono di creatività e interesse, per trascorrere meglio le ore di studio.
Immagini tratte dalle collezioni di Biologia animale della Biblioteca del Polo Scientifico.
Reisen in Süd-Amerika / W. Reiss und A. Stübel [Vol 1:] Lepidopteren, Berlin : A. Asher, 1890. Lepidoptera Taf. II
Jatta, Giuseppe. I cefalopodi viventi nel Golfo di Napoli. Berlin : R. Friedländer & Sohn, 1896. V. 2, tav. 2, n.6 Todaropsis Veranyi Girard.
Hanss Hahn, C. W. and Koch, C. L. . Die arachniden, Abbildungen TA. 212-347 Tab. CCLXXXIX . Fig. 695, Buthus Imperator.
Antichi capilettera ornamentali
I preziosi capilettera utilizzati per arricchire i volumi antichi della biblioteca botanica e realizzati con simboli, figure fantastiche, piante e animali, compongono il nome della stagione più solare dell'anno...
Curiosità: uno di questi volumi contiene un piccolo "tesoro"!
Per sapere di cosa si tratta cerca le descrizioni dei cinque volumi all'interno di OneSearch.
Un prezioso manoscritto dedicato a Giuliano de' Medici
Un prezioso manoscritto, edito a stampa solo nel 1491 quando ormai l'autore era deceduto, finemente ornato da numerose miniature. Si tratta del testo di Filippo Calandri "Trattato di Aritmetica", di cui si conserva un esemplare (Ms. 2669) presso la Biblioteca Riccardiana di Firenze mentre una ristampa molto simile all'originale, edita dalla Cassa di Risparmio di Firenze nel 1969, è conservata presso la Biblioteca di Scienze - Matematica.
Immagine pubblicata della pagina dei Corsi della Biblioteca di Scienze sul sito del Sistema Bibliotecario di Ateneo.
Calandri, Filippo, and Gino Arrighi. Aritmetica Secondo La Lezione Del Codice 2669 (sec. 15). Della Biblioteca Riccardiana Di Firenze. Firenze: Cassa Di Risparmio Di Firenze, 1969.
Digitalizzazione dei manoscritti di Pier Antonio Micheli
Terminata la digitalizzazione dei manoscritti di Pier Antonio Micheli conservati presso la sede di Botanica della Biblioteca di Scienze.
Prossimamente sarà quindi disponibile l'accesso alla versione digitale dell'intero fondo manoscritto del famoso botanico fiorentino.
A Pier Antonio Micheli è stata dedicata la mostra virtuale "Pier Antonio Micheli: dalle escursioni ai manoscritti" che illustra i suoi lavori e far conoscere la ricca e varia documentazione conservata a Botanica. La mostra è visitabile a questo link.
Prime descrizioni anatomiche di animali dissezionati
Questa pubblicazione risalente alla metà del 600 di Claude Perrault, architetto e medico, capo della nuova scuola di anatomia a Parigi e fratello del famoso Charles Perrault, descrive esternamente e anatomicamente i cinque animali citati dal titolo.
Fu il primo autore a trattare di animali dissezionati e, grazie alla sua trattazione innovativa, furono superati molti vecchi pregiudizi. Quasi si riconosce un tratto di umanizzazione nell’espressione degli occhi degli animali riprodotti.
Le descrizioni sono rigorose: la presentazione dell’animale è seguita dall’illustrazione delle fasi di dissezione e si conclude con illustrazioni incise. Una delle cinque lastre di incisione è stata preparata da Abraham Bosse (1604-1676) mentre le altre quattro sono state incise da Sébastien Leclerc (1637-1714)
Perrault, Claude. Description anatomique d'un cameleon, d'un castor, d'un dromadaire, d'un ours, et d'une gazelle. A Paris : chez Frederic Leonard, 1669.
La cartoteca della Biblioteca di Geomineralogia
La cartoteca della Biblioteca di Geomineralogia racchiude il sapere cartografico da circa il 1870, ed è conservata in un mobile antico a cassettiera di importanti dimensioni.
Le carte, sia geologiche che geografiche, anche moderne conservate in altri contenitori più recenti, costituiscono un ricco patrimonio che nel complesso è composto da circa 2.700 documenti.
Le carte spaziano dall’Italia post unitaria all'Africa all'Oceania alle Americhe, luoghi figurati dove decine di studenti si sono trovati a viaggiare per approfondire il sapere dei confini del mondo.
@dstunifi @earthday.ig
"Carta tettonica d'Europa e delle regioni contermini" a cura di Direzione Generale di Geodesia e Cartografia presso il Consiglio dei Ministri dell'URSS (1979). Scala 1:10.000.000.
La lepre dal doppio corpo conservata nel Reale Gabinetto di storia naturale di Madrid
Si narra che questo singolare esemplare di lepre dal doppio corpo fosse conservato nel Reale Gabinetto di storia naturale a Madrid e che ne esistesse anche un altro esemplare in Germania.
Addirittura l’estensore del volume racconta che l’animale tedesco fu catturato vivo e che potesse ruotare i due corpi nella corsa quando uno dei due era più stanco….
Immagine tratta da Coleccion de laminas que representan los animales y monstruos del real gabinete de historia natural de Madrid, con una descripcion individual de cada uno. Por Don Juan Bautista Bru de Ramon. Tomo 1. [-2.], Madrid, 1784.
Viaggi e ricerche di Odoardo Beccari nelle foreste di Borneo
Odoardo Beccari, grande esploratore fiorentino, naturalista e botanico, con interessi per la zoologia, la geografia e l’etno-antropologia è al centro dell'incontro di oggi su "Nelle foreste di Borneo : viaggi e ricerche di un naturalista" nell'ambito del ciclo "Dialoghi attorno alla Natura" organizzato da @museostorianaturale - Sala Strozzi del Museo di Geologia e Paleontologia ore 16:30.
Le immagini sono tratte dalla prima edizione del 1902, conservata presso la sede di Botanica della Biblioteca di Scienze.
Odoardo Beccari, Nelle foreste di Borneo : viaggi e ricerche di un naturalista. ed. di 250 copie. Firenze : S. Landi, 1902.
La Biblioteca di Scienze conserva inoltre il fondo archivistico di Odoardo Beccari.
Un antico ricettario domestico
Ricette e soluzioni per tutti gli aspetti della vita domestica, decorare per abbellire la casa con oggetti semplici e alla portata di tutti, consigli per smacchiare, per curare l’orto e il giardino, per mantenersi in buona salute, per decorare la casa, e così via...
I Manuali Hoepli, agli inizi del '900, rispondevano a varie necessità di sapere pratico, in diversi ambiti tecnico-scientifici.
In questo caso, l’autore è stato un ingegnere e scrittore italiano, compilatore di testi tecnici e matematici tra la fine dell'’800 e gli inizi del ‘900. Dichiarato malato, arrestato, processato ma anche "in direttissima" talvolta assolto… chissà se ci si poteva fidare delle 5744 ricette del suo Manuale basato su nozioni di chimica, sperimentate personalmente o suggerite da altri "esperti".
Italo Ghersi. Ricettario domestico. 5. ed. accresciuta e rimodernata. Hoepli, 1913 (Manuali Hoepli).
Compendio di studi di botanica del XVIII secolo
Incisioni colorate a mano di piante, esotiche, da giardino, medicinali, corredate dei rispettivi testi in latino e tedesco compongono uno dei più importanti compendi di studi di botanica del XVIII secolo.
L’opera, che poteva contare sull’utilizzo di nuove tecniche di incisione per enfatizzare i dettagli e la sfumatura, vide impegnati alcuni fra i più importanti artisti e incisori del tempo, Johann Ridinger, Johann Jacob Haid, e i testi affidati a Johann Georg Nicolaus Dieterichs e a Karl Ambrosius Bieler.
"Phytanthoza id est accurata delineatio aliquot millium plantarum arborum fructicum herbarum florum fructuum, fungorum collectorum a Joanne Guilelmo Weinmanno et expressit vivis ad veram imaginem coloribus Joannes Jacobus Haidius..." Augusta 1745.
A cosa serve la Geometria? L'eredità di Galileo Galilei
L'eredità di Galileo, morto ad Arcetri l'8 gennaio 1642, a volte può ripresentarsi in modi del tutto inaspettati, nascosta fra le pagine di un antico libro.
"A che serve la Geometria?" si domanda il nostro curioso lettore.
"A misurare i goffi e pesare i pazzi": la risposta, apparentemente non semplice, sembra celarsi nelle parole di Galileo così ermeticamente ricordate in un veloce appunto, dal nostro sconosciuto studioso.
Queste poche ma importanti parole ci conducono a Vincenzo Viviani, discepolo di Galileo, il quale in una sua riflessione sull’importanza dello studio della Geometria ci riconsegna interamente le parole dello scienziato, spiegando come all'inizio del cammino ci si possa sentire stanchi o annoiati e soprattutto invita i nuovi discenti a non domandarsi ... "a che sia buona la Geometria: ma se pur ne è curioso, domandine al Galileo, il quale, o col suo solito piacevol motto gli dirà, che dalle dimostrazioni della Geometria attenenti alle Misure, a i Pesi e a Numeri, s'impara a misurare i Goffi, a pesar gli Ingnoranti, e a numerar gli uni, e gli altri: o pur, rispondendo sul serio, gli affermerà, …".
"De gli Elementi d'Euclide libri quindici. Con gli scholij antichi. Volgarizzati già d'ordine del famosissimo matematico Federigo Commandino da Vrbino; e con commentarij illustrati. Et hora con diligenza reuisti, e ristampati ..." , In Pesaro appresso Flaminio Concordia ad instanza di Gio. Antonio Ingegnieri da Fossombrone 1619.
Le esplorazioni di Francesco Negri in Scandinavia
Questo piccolo volume è la testimonianza dell’amore per la scienza e le esplorazioni che spinse il suo autore Francesco Negri a organizzare il suo viaggio in Scandinavia.
Partì da solo, convinto che nessuno potesse vivere a quelle latitudini e per tre anni (1663-1666) visitò la Svezia e si spinse verso le regioni più inospitali del Nord, fino in Lapponia, toccando le ultime terre europee abitate al 72° parallelo e raggiungendo Capo Nord.
Una volta tornato in Italia, affetto dal "male del Nord", non smise mai di pensare a quel viaggio e scrisse il libro, senza vederne le stampe; il racconto è organizzato in otto lettere, lo scritto è minuzioso nelle descrizioni delle esperienze vissute e delle cose viste.
Il volume, per la sua originale coperta in velluto rosso, ha fatto parte della mostra "L’abito del libro" organizzata dalla Biblioteca di Scienze, presso la sede di Botanica, nel 2012.
Francesco Negri, Viaggio settentrionale fatto, e descritto dal molto reverendo sig. d. Francesco Negri da Ravenna. Opera postuma data alla luce dagl'heredi del suddetto ... in Forlì : per Gianfelice Dandi, 1701.
Gli Insetti Phasmatodea, fasmidi o fantasma, in questa sorprendente illustrazione assumono forme e colorazioni molto complesse, prendendo l’aspetto di foglie secche, di ramoscelli, di corteccia, ecc., con risultati mimetici sorprendenti.
Questo è quanto mostra la bellissima tavola didattica di notevoli dimensioni di Perrier & Cépède. Diverse tavole parietali dell'Ottocento e inizio Novecento, sono conservate presso la Biblioteca del Polo scientifico, nel Fondo antico di Biologia Animale.
Gioco proposto dalla Biblioteca del Polo scientifico e OpenLab durante l'edizione digitale di Scienzestate edizione digitale 2020.
Mimétisme. Tavola parietale della Collection Rémy Perrier & Cépède. Prima metà del 1900. Collezione digitalizzata - Università di Padova @unipd
La cupola di Santa Maria del Fiore di Brunelleschi
7 agosto 1420: maestranze varie, manovali, garzoni, capimastri, iniziarono i lavori nel cantiere della cupola, sotto la guida di Brunelleschi, inaugurando l’apertura dell’opera con un banchetto.
Gli uomini, che con il loro lavoro materializzarono le idee di Brunelleschi, erano iscritti in appositi elenchi, da cui venivano chiamati all’avvio della stagione estiva e di quella invernale, con retribuzioni diverse dipendenti dalle ore di luce disponibili.
Vista l'altezza della cupola, per la sicurezza dei lavoratori che stavano in alto, vennero realizzati parapetti di protezione, "assi che tenghino la veduta ai maestri, per più loro sicurtà", data una retribuzione più alta rispetto a chi stava nelle impalcature basse, ma anche imposto il divieto di consumo di vino.
Il tempo di lavoro era infatti serrato e le pause organizzate in modo da consumare anche i pasti sui ponteggi così che "vi fussi chi vendesse vino e pane e cuochi".
Per proseguire il racconto: Biblioteca di Geomineralogia > Ippolito Lamberto e Chiara Peroni, "La cupola di Santa Maria del Fiore". Roma, Carocci 2007.
L'affresco nell'Abbazia di Saint-Savin-sur-Gartempe, rappresenta la costruzione della Torre di Babele, ma raffigura maestranze all'opera che nel medioevo e successivamente realizzarono grandi imprese.
Illustrazioni a colori di piante ornamentali, esotiche e rare
Illustrazioni a colori di piante ornamentali, esotiche e rare, affidate a veri e propri artisti, è la formula vincente della più longeva fra le riviste botaniche: "The Botanical Magazine, or Flower-garden displayed" (per una decina di anni del Novecento chiamata "Kew Magazine"). William Curtis (1746-1799), farmacista con la passione per la botanica e l’entomologia, inizia la pubblicazione nel 1787 a Londra. Il cambiamento nel titolo, che diventa "Curti's Botanical Magazine" all'inizio dell'Ottocento, è un riconoscimento al suo fondatore. Le illustrazioni sono accompagnate da descrizioni brevi sui caratteri specifici, sulla crescita e sulla fioritura, rivolte ad un vasto pubblico di appassionati.
I volumi più antichi presenti nella sede di Botanica della Biblioteca di Scienze provengono dalla biblioteca personale di Philip Barker Webb e sono impreziositi da una legatura in pelle con ricca decorazione in oro e dal suo personale ex libris.
Per saperne di più: Tesori inesplorati: Botanical gardens
Isaac Newton e Ulisse Dini: due scienziati a confronto
Un libro può costituire un tramite tra due epoche e tra due generazioni di scienziati, vissuti in tempi e in luoghi molto distanti tra loro. È il caso di questo volume, splendida seconda edizione della celebre opera di Newton appartenuta al grande matematico Ulisse Dini (1845-1918).
Philosophiae naturalis principia mathematica. Auctore Isaaco Newtono, equite aurato. Cambridge, 1713.
Scopri di più: Fondi e collezioni speciali della Biblioteca di Scienze.
Paolo Mantegazza, Atlante della espressione del dolore
Nelle immagini sono studiate le espressioni del dolore, raccontate per immagini nel bellissimo "Atlante dell’espressione del dolore" pubblicato nel 1876, opera di Paolo Mantegazza (1831-1910), medico, esploratore, scrittore, uomo politico e uno dei primi ad impiegare la fotografia a fini scientifici, oggi conosciuto e riconosciuto soprattutto per i suoi studi sperimentali sull’espressione del dolore.
Paolo Mantegazza, Atlante della espressione del dolore : fotografie prese dal vero e da molte opere d'arte che illustrano gli studi sperimentali sull'espressione del dolore. Brogi, 1876.
Mantegazza definì la fotografia "una delle più giovani e simpatiche figlie della scienza".
Opera digitalizzata e fruibile gratuitamente su Internet culturale, Biblioteca digitale italiana BDI.
Fiori di seta: immagini di fiori in mostra.
I notevoli esemplari di volumi antichi di Botanica testimoniano la connessione tra illustrazione botanica e creatività nel mondo della moda e dell’arredo d’arte nella mostra "Seta" aperta fino al 18 aprile 2022, presso la sede del Museo Ferragamo a Firenze, dove sono esposti insieme ad altri provenienti dalla Biblioteca Nazionale di Firenze e dal Museo della Natura Morta.
Scopri di più: Seta: la mostra al Museo Ferragamo e i volumi di Botanica
La carta geologica dell'Isola di Ischia
Isola di Ischia nel 1872: in scala 1:25.000 viene considerata la prima carta geologica pubblicata dal Regio Comitato Geologico. La realizzazione della Carta Geologica d'Italia alla scala 1:100.000 ebbe inizio nel 1877. Nel 1861 il Ministro dell'Agricoltura, Industria e Commercio del neonato Regno d'Italia, Filippo Cordova, incaricava Quintino Sella di redigere una guida che riportasse le modalità per costruirla. Sella pubblicò un lungo e dettagliato rapporto sui rilevamenti geologici in vari paesi europei, aggiunse proposte per accorciare i tempi di realizzazione e un progetto a suo parere eseguibile nelle "attuali condizioni del paese", ponendo interessanti questioni di metodo e di reclutamento di giovani: “Io mi permetto, a proposito del personale, di attrarre l'attenzione del Ministro sopra questo punto, ed è che è di tutta necessità che i rilevatori siano giovani. Infatti il correre per monte e per valli molti mesi dell'anno non è mestiere, che s'attagli a persone di grave età e, d'ordinario, con famiglia. Epperciò, ricorrendo a persone attempate, si farebbe ora poco, e fra pochi anni non si farebbe quasi più nulla. A pigliare il meccanismo del rilevamento dettagliato ci vuole un certo tempo, anche sotto la scorta di provetti operatori.”
"Sul modo di fare la carta geologica del Regno d'Italia. Relazione del commendatore Quintino Sella al Sig. Comm. Cordova Ministro di Agricoltura, Industria e Commercio", Tipografia Bernardoni, 1862. Vedi: Atti della Società italiana di scienze naturali, 4 (1862)
Non solo nei libri, le falene fanno visita alla biblioteca del Polo Scientifico. Un’occasione per sfogliare uno dei testi della collezione di Roger Verity (1883 – 1959), entomologo dell’Università di Firenze, conservata dalla Biblioteca di Scienze, di cui abbiamo riportato anche l’Ex Libris “Per Creata ~ Ad Creatorem” presente su alcuni volumi.
Le osservazioni sono state caricate sul sito web di iNaturalist per identificare le specie.
British Moths and their transformations, arranged and illustrated in a series of plates by H.N. Humphreys, London 1857.
Le immagini sono rielaborazioni grafiche delle tavole III e XIX del volume I
Descrizioni e illustrazioni di colibrì
Piccolo tesoro: prima edizione del 1875 dell' "Ensayo Ornitologico de los Troquilideos ó Colibries de Mexico" di Rafael Montes de Oca, talentuoso ornitologo, illustratore scientifico, artista, insegnante di disegno e lingue che scrisse, ricercò e collezionò uccelli e piante del Messico. L’edizione presenta la descrizione di quarantotto specie di colibrì messicani arricchite da 12 litografie colorate a mano (alcune con fiori) e un ritratto dell'autore. La visione scientifica e artistica di Montes de Oca si riflette nella ricerca di un equilibrio tra rappresentazione grafica e descrizione scientifica. Esemplare con dedica di Jesus Sanchez a Enrico Hillary Giglioli, all’epoca professore ordinario di zoologia e di anatomia comparata presso il Regio Istituto di studi superiori di Firenze: "Al Prof. Enrico H. Giglioli Directore del Museo d'Historia Natural de Florencia Mexico Noviembre 7 del 1876 - Jesus Sanchez"
Rafael Montes de Oca, Ensayo ornitológico de los troquilideos ó colibries de México Mexico : Imprenta de Ignacio Escalante ; 1875.
Libro digitalizzato disponibile su Internet archive
Manoscritto di Antonio Maria Matani
In questo breve manoscritto Antonio Maria Matani, che nel 1747 aveva solo 17 anni, futuro scienziato e docente universitario, ci fornisce un saggio del suo precoce ingegno, lasciandoci anche una graziosa illustrazione di suo pugno.
1. Illustrazione raffigurante un uccello con diagrammi alle zampe e al becco e una scritta nel corpo e nella coda.
2. Pagina illustrata, densa di scrittura settecentesca.
Modo facile per intendere le definizioni de gli elementi di Euclide cioè quelle del quinto libro delle proporzioni scritto da Antonio M.a Matani l'anno di nostra salute 1747
Scopri di più Biografia di Matani (1730-1779) su Dizionario Biografico degli italiani Treccani
Libro digitalizzato disponibile su Internet culturale
Modelli di legno del catalogo Brendel
La minuta e precisa descrizione, presente nei cataloghi di vendita dei modelli in legno, cartapesta ed altri materiali dell’Antica manifattura Robert Brendel & figli, indica come riconoscere e ricomporre i modelli botanici per le esercitazioni e per lo studio.
La ditta, fondata a Breslavia da Brendel nel 1866, era specializzata nella produzione di tali modelli realizzati a scopo didattico e documentario per Licei e Università e talmente accurati da sembrare veri.
I cataloghi di vendita sono conservati presso la Biblioteca di Botanica, i modelli nella sede del Dipartimento di Biologia - vegetale.
1. Papaver roehas
2. Conium maculatum
3. Rumex acetosella fem.
4. Viola tricolor
Robert Brendel, List of models concerning vegetable morphology and of some collections for botanical instruction in schools, colleges agricultural and forestry academies, universities, Berlin 1893.
Ultimo aggiornamento
26.09.2024