Dal 2010 - grazie ad un protocollo di intesa tra l'Università di Firenze e l'Amministrazione penitenziaria della Toscana, la Regione Toscana, l'Università di Pisa e l'Università di Siena - è attivo il Polo Universitario Penitenziario della Toscana (PUP), che consente di studiare ai detenuti nelle carceri toscane e a chi è sottoposto ad altre misure detentive.
I detenuti sono seguiti da docenti, tutor e volontari. Le attività didattiche e i piani di sostegno formativo sono coordinati dalla delegata della Rettrice all'Inclusione e alla diversità Maria Paola Monaco e dalla Segreteria del PUP.
Nelle case circondariali in cui è presente il PUP di Firenze (Sollicciano maschile e femminile, Mario Gozzini) e Prato (Dogaia alta e media sicurezza) sono presenti biblioteche a diversi stadi di sviluppo. Il Sistema bibliotecario di Ateneo organizza attività di promozione della lettura e iniziative culturali per detenuti, operatori penitenziari, ma anche per studenti universitari e cittadini interessati. L'obiettivo è creare un "ponte" tra carcere e territorio.
È nata una rete a cui partecipano, oltre alle carceri coinvolte, il PUP e lo SBA, la BiblioteCaNova Isolotto di Firenze e la Biblioteca Lazzerini di Prato.
Gli studenti detenuti iscritti all'Università di Firenze hanno diritto ad un prestito di 3 mesi. L’operazione di prestito e di consegna del libro viene gestita da Silvia Bruni (referente del Sistema bibliotecario di Ateneo) e Susanna Dabizzi (segretaria PUP).
Per approfondire consultare la pagina del PUP.
Ultimo aggiornamento
04.09.2024