Pervenuto alla biblioteca come dono degli eredi di Armando Maugini nel 1985. Il fondo comprende 1.648 unità inventariali, di cui 558 opuscoli, di argomento agronomico ed economico (1900-1970) con particolare riferimento al periodo fascista e ai possedimenti italiani in Africa (Libia, Somalia, Cirenaica eccetera). Sono inoltre presenti 139 carte geografiche (edite principalmente dal Ministero degli Esteri, IGM, De Agostini, anni 1930-1950) delle colonie italiane in Africa.
Armando Maugini (Messina, 1889 - Firenze, 1975) fu direttore dell'Istituto agricolo coloniale italiano dal 1924 al 1964 e dal 1933 libero docente in Agricoltura tropicale ed Economia agraria tropicale all'Università degli studi di Firenze.
Il fondo è composto da oltre 2700 documenti tra monografie, estratti, fascicoli di riviste, opuscoli, di argomento economico, economico agrario, storico politico e sociale pubblicati prevalentemente nella prima metà del secolo scorso. Tali documenti costituirono materiale di studio e di lavoro di Arrigo Serpieri durante gli anni trascorsi alle Cascine, dove fu direttore dal 1912 dell'Istituto superiore forestale nazionale, poi Regio istituto superiore agrario e forestale poi Facoltà di Agraria, docente di Economia ed Estimo rurale fino al 1925, titolare della cattedra di Economia e politica agraria fino al 1936 e di nuovo dal 1947.
Sono state catalogate circa 3000 opere tra le quali sono di notevole interesse circa 1000 opuscoli raccolti in 43 volumi. Molti sono i documenti con dediche autografe, note a margine e appunti a mano dell'autore, tracce significative del suo percorso di studioso e docente.
Il fondo è costituito dalla collezione libraria della Biblioteca del Regio Istituto forestale di Vallombrosa, la prima scuola di selvicoltura nazionale fondata nel 1869 nell'Abbazia. Divenuto poi Istituto Superiore forestale nazionale, viene trasferito nel 1913 nella sede attuale delle Cascine diventando nel 1924 Regio Istituto Superiore Agrario e Forestale, poi dal 1936 incorporato nella Regia Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Agraria e Forestale.
La raccolta vallombrosana fu curata all'origine da Adolfo di Bérenger, primo direttore dell'Istituto, considerato il padre fondatore della selvicoltura italiana.
Conteneva diverse opere edite nei secoli XVI-XVIII, molti volumi opuscoli e trattati tecnici e scientifici ottocenteschi delle scuole forestali tedesco-austriaca e francese. Nel 1913 anche i volumi della biblioteca vengono spostati nella palazzina delle Cascine al seguito dell'Istituto a formare il nucleo originario della Biblioteca universitaria nell'attuale collocazione.
Il Fondo antico comprende oltre 800 pubblicazioni antiche e rare con data anteriore al 1901 collocate per formato. La collezione riunisce i fondi antichi e storici degli ex-dipartimenti, integrandoli al fondo antico e storico di Architettura, permettendo così per la prima volta di conservare in una unica sede, appositamente progettata, tutta la collezione storica della Biblioteca. Insieme ai fondi archivistici costituisce il Fondo storico della biblioteca di Architettura.
Fa parte del fondo archivistico Roberto Berardi. E' costituito da circa 700 volumi, molti dei quali relativi all’architettura, urbanistica e arte dell’Africa settentrionale, di cui Berardi fu uno dei massimi esperti. I libri, in corso di catalogazione, sono disponibili per la consultazione in sede e per la maggor parte anche ammessi al prestito.
Fa parte del fondo archivistico Alfredo D'Arbela. Comprende circa 80 volumi, oltre a opuscoli e fascicoli di riviste. Si tratta per lo più di testi di ingegneria ferroviaria e manualistica tecnico-scientifica. Il fondo non è catalogato.
Fa parte del fondo archivistico Gabriele Morolli ed è costituito da circa 4000 volumi, relativi alla storia dell'arte e dell'architettura. Il fondo non è catalogato.
Il fondo, donato dalla vedova al Dipartimento di Tecnologie dell'Architettura e Design (TAeD) , è parte della biblioteca personale di Egidio Mucci, semiologo e docente di Strumenti e tecniche della comunicazione visiva presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze. Mucci è stato anche tra i fondatori del Centro studi Giovanni Klaus Koenig e promotore della costituzione del Centro di informazione e documentazione sulle arti visive (CID / Arti visive) presso il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato (dove è attualmente conservata un'altra parte della biblioteca di Mucci), nonché organizzatore con Pier Luigi Tazzi del convegno passato alla storia della critica d'arte come "Critica 0" (Montecatini, 1977). Il fondo, consistente in alcune centinaia di volumi, è stato trasferito presso la Biblioteca di architettura, a seguito dell'acquisizione del Fondo librario del TAeD. Il fondo è in corso di catalogazione; i volumi catalogati sono generalmente ammessi al prestito.
Fa parte del fondo archivistico Roberto Papini e comprende 330 libri, 55 riviste, 1.500 cataloghi di mostre, oltre a opuscoli, estratti e cataloghi di librerie antiquarie. Il fondo è in corso di catalogazione. I volumi sono disponibili per la sola consultazione in sede.
Fa parte del fondo archivistico Luigi Vagnetti. Comprende circa 1800 monografie e un numero imprecisato di estratti. Il fondo librario, in corso di catalogazione, è disponibile per la consultazione in sede e in buona parte ammesso al prestito.
Si tratta di circa 3.000 carte geografiche e topografiche, altimetriche, eccetera, in varie scale, donate alla biblioteca dall'Istituto Geografico Militare nel 1985. Il materiale, che comprende molti doppioni, è suddiviso per aree geografiche e con segnalazione delle eventuali diverse datazioni. Attualmente è in corso di catalogazione.
Il fondo comprende circa 300 monografie e 31 testate di riviste pubblicate tra l'inizio dell'Ottocento e la prima metà del Novecento, prevalentemente di ingegneria meccanica, idraulica, del vapore e ferroviaria e appartenute al Collegio Ingegneri e Architetti di Firenze, fondato nel 1876 allo scopo di “di contribuire al progresso scientifico, pratico, artistico, di tutto ciò che si riferisce alle varie professioni dell’architetto e dell’ingegnere” (dall’art. 1 dello Statuto del Collegio). Il fondo è collocato nell'atrio della Scuola, dove i pezzi più significativi per la storia dell'ingegneria sono esposti a rotazione.
Il fondo Enrico Fermi è stato donato alla biblioteca dal professor Giuseppe Pelosi ed è costituito da pubblicazioni legate a vario titolo alla figura di Fermi: testi su cui si è formato Enrico Fermi, opere di e su Enrico Fermi, opere che riguardano personaggi collegati allo scienziato e/o opere scritte da questi stessi personaggi (come pubblicazioni sulla scomparsa di Ettore Majorana e raccolta degli scritti di Majorana). Un quinto gruppo di titoli è stato inserito nella collezione per legami indiretti con la figura di Fermi, ad esempio testi sulla tradizione degli studi di fisica a Firenze e Roma, avendo Fermi insegnato in entrambe le città. Il fondo è attualmente costituito da circa cento monografie, sono in corso di catalogazione inoltre rotocalchi degli anni ’40, nei quali sono contenuti articoli su Fermi come personaggio pubblico. Valutate le problematiche relative al copyright, i rotocalchi potrebbero essere digitalizzati dalla biblioteca. Nella collezione non sono presenti libri antichi, ma materiale moderno. Le pubblicazioni meno recenti risalgono a fine ‘800 (1 titolo) e agli trenta del ‘900. Sono presenti ristampe inalterate di testi di inizio ‘900 ormai difficilmente reperibili nella loro edizione originale. Il fondo si trova nell'atrio della Scuola di Ingegneria, dove i pezzi più significativi sono esposti a rotazione.
Fondo composto da un centinaio di monografie appartenute all’ingegnere Alessandro Mazzoni e donate alla biblioteca nel 2018. Si tratta della biblioteca personale dell’ingegnere, nato a Firenze nel 1931 e progettista di aerei per la Piaggio, quali il modello P180 Avanti e il PD-808, al 2018 unico modello di aereo civile sviluppato in Italia ad aver ottenuto il certificato di tipo applicabile agli aerei di linea da parte della Federal Aviation Administration (FEAA). In corso di catalogazione.
Specializzato in ingegneria idraulica, il fondo è stato donato dal professor Luigi Montefusco, ordinario di Idraulica presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Firenze e professore emerito dal 2013. Il fondo, composto da circa 1200 monografie e alcune annate di riviste dall’Ottocento ai primi anni del Duemila costituiva la biblioteca personale di cui Montefusco si avvaleva per la propria attività di didattica e di ricerca. La maggior parte delle monografie è ammessa al prestito.
Pervenuto in dono nel 1975 dalle Officine Galileo, il fondo è composto da più di 1000 tra monografie, riviste e opuscoli che riguardano elettricità, elettromagnetismo, ottica e altri rami dell'ingegneria tra cui quella militare. Si tratta in gran parte di materiale pubblicato nella prima metà del Novecento, con una significativa presenza di materiale ottocentesco e costituiva parte della biblioteca della ditta fiorentina, fondata nel 1862 e specializzata nella produzione di strumenti ottici. Il fondo comprende anche un archivio (in via di catalogazione) di alcune migliaia di lastre fotografiche e foto su carta di strumentazione tecnica e cartografia. Le monografie del fondo sono collocate nell'atrio della Scuola, dove i pezzi più significativi per la storia dell’ingegneria sono esposti a rotazione.
Fondo istituito allo scopo di contenere materiale meritevole di tutela e costituito da: libri antichi (anno di stampa inferiore o uguale al 1830); libri che, pur non svolgendo più una funzione informativa aggiornata rispetto all’ambito disciplinare a cui appartengono, testimoniano uno stadio di conoscenza interessante dal punto di vista storico; libri di pregio ovvero che rivestano speciale interesse per particolarità bibliografiche di vario genere. Il fondo è conservato in armadi con vetrina, nel corridoio di fronte all’Archivio storico, dove esemplari particolarmente significativi sono esposti a rotazione. Nell’Archivio sono poi conservati alcuni pezzi di particolare valore tra i quali spicca una cinquecentina del De architectura di Vitruvio e i grandi formato, molti dei quali rari e di pregio, dei quali è in corso la catalogazione.
Ultimo aggiornamento
13.02.2023