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È online Impronte Digitali, la digital library delle biblioteche di Ateneo

Scopri il materiale storico, raro e di pregio delle biblioteche Unifi

È online Impronte Digitali, la digital library delle biblioteche di Ateneo

Impronte Digitali è la nuova piattaforma realizzata dal Sistema Bibliotecario di Ateneo per archiviare, tutelare e rendere fruibile in formato digitale il materiale storico, raro e di pregio posseduto dalle biblioteche dell’Università degli Studi di Firenze. Permette la gestione e l'archiviazione a lungo termine di tale materiale, oltre al recupero e alla consultazione a fini di ricerca e didattica.

In essa sono conservati e descritti gli oggetti digitali che le biblioteche hanno prodotto a partire dal 2010, anno in cui è stato dato avvio all’attività di digitalizzazione in seno al Sistema Bibliotecario. 

La raccolta è andata via via arricchendosi con nuove risorse frutto di progetti di digitalizzazione finalizzati alla conservazione e, allo stesso tempo, alla valorizzazione e condivisione di importanti e rari pezzi dei fondi storici delle biblioteche.

Negli ultimi anni si sono aggiunti ad esempio oltre cento volumi appartenuti a Vincenzo Viviani, discepolo di Galileo, rintracciati nella Biblioteca Biomedica, e alcuni volumi della Collezione orientale di Aldobrandino Malvezzi de’ Medici, docente di Diritto coloniale presso l'Istituto Cesare Alfieri dell'Università, oggi presso la Biblioteca di Scienze Sociali. 

Il nuovo strumento offre anche accesso a risorse fotografiche prima raggiungibili solo dal portale degli archivi Chartae. Si tratta del prezioso materiale dell’Archivio fotografico di Agraria e del Fondo Rodolico e di parte del materiale dell’Archivio fotografico di Restauro, entrambi conservati nella sede di Architettura.

Al momento, la collezione archiviata e descritta in Impronte Digitali ammonta a circa 4200 oggetti digitali relativi a 15 collezioni documentarie, 3 fondi archivistici e 10 riviste, per un totale di circa 200.000 immagini.

È possibile esplorare l’ambiente a partire da vari raggruppamenti di oggetti digitali: Collezioni, Fondi archivistici, Riviste. È anche disponibile un motore di ricerca interno con una varietà di filtri per il raffinamento e l’ordinamento dei risultati. Inoltre, sono disponibili alcuni Percorsi che raccolgono oggetti digitali da collezioni diverse e offrono narrazioni alternative ai fini della scoperta del patrimonio.

Per ogni oggetto è possibile accedere al contenuto digitalizzato e sfruttare funzionalità avanzate di visualizzazione e utilizzo delle immagini grazie al visualizzatore Mirador, basato sullo standard IIIF.

Impronte Digitali si basa sul software Dspace-GLAM, un’estensione della piattaforma open-source Dspace, sviluppata dalla ditta 4Science per la realizzazione di progetti dedicati alla creazione e gestione di collezioni digitali.

In Impronte Digitali è stato configurato il colloquio con piattaforme esterne attraverso il protocollo OAI-PMH (Open Archives Initiative - Protocol for Metadata Harvesting), in particolare per fornire i dati in formato MAG (Metadati Amministrativi e Gestionali) ai portali Internet Culturale, Alphabetica e OPAC SBN di ICCU. Tra gli obiettivi c’è anche quello di far confluire i dati degli oggetti digitali anche negli altri aggregatori nazionali, tra cui Cultura Italia, il portale della cultura italiana, e internazionali, in particolare Europeana, la biblioteca digitale per la valorizzazione del patrimonio culturale dell'Unione Europea.

Data di pubblicazione

23 Dicembre 2025

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