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Open Prison Architecture

Presentazione del libro di Luigi Vessella e mostra "Isole sulla terra ferma"

Copertina del libro Architettura del carcere a custodia attenuataLuigi Vessella

OPEN PRISON ARCHITECTURE

  • presentazione del libro mercoledì 8 maggio 2019, ore 16:00  (Sala archivi e fondo storico)
    insieme all'autore interverranno Carlo Terpolilli, docente di Progettazione dell’architettura, Università di Firenze e Corrado Marcetti, coordinatore del comitato scientifico della Fondazione Michelucci
  • mostra “Isole sulla terra ferma”  8 maggio - 7 giugno 2019 (apertura dal lunedì al venerdi ore 9,00 – 18,30) PROROGATA FINO AL 21 GIUGNO 2019

SedeBiblioteca di architettura - Palazzo San Clemente - Via Micheli 2 - Firenze

La presentazione del volume e la mostra sono organizzate nell’ambito del ciclo di incontri Le Archistorie della biblioteca: presentazione di libri, esperienze, progetti…
Le Archistorie nascono come  legame e riconoscimento all’insegnamento e all’attività di Luca De Silva e  ne vogliono rappresentare l’ideale proseguimento.

Copertina del libro Open Prison ArchitectureLa presentazione del libro L’architettura del carcere a custodia attenuata. Criteri di progettazione per un nuovo modello di istituto penitenziario (Franco Angeli, 2016 poi tradotto e accresciuto in Open Prison Architetture, Wit press, 2017) costituisce l’occasione per portare il tema dell’architettura carceraria all’interno della Scuola di Architettura e intraprendere un percorso che punti ad includerlo all’interno dei campi di indagine progettuale sviluppati in ambito accademico. Per lungo tempo il tema delle architetture penitenziarie è stato trascurato dalla cultura architettonica lasciando che la progettazione delle strutture carcerarie fosse il risultato inevitabile della sovrapposizione tra prassi desuete, norme di sicurezza stringenti e contenimento dei costi di costruzione, a discapito della qualità dello spazio interno e dell’efficacia del trattamento. Oggi, che il tema della detenzione è giunto all’attenzione dell’opinione pubblica in maniera più insistente e i problemi a essa connessi sono diventati ormai insostenibili, sempre di più ci si è resi conto della necessità di un sistema penitenziario più efficiente e in grado di produrre cambiamenti positivi nei reclusi. È diventato quindi indispensabile ripensare l’architettura del carcere in termini di qualità dello spazio e rispetto della dignità degli individui, attraverso la definizione di nuove modalità di detenzione e soprattutto tramite un’azione progettuale consapevole rispetto al ruolo dell’architettura nel processo rieducativo.

Soggiorno cella carcere di BastøyIn occasione della presentazione del libro sarà allestita la mostraIsole sulla terra ferma” a cura di Luigi Vessella, una  raccolta di immagini di architetture penitenziare di vecchia e nuova generazione, che documenta l’evoluzione nella progettazione del carcere e rivela l’importanza della qualità dello spazio della pena come espressione di un atteggiamento culturale rinnovato. Lo spazio del nuovo carcere diventa una delle strade necessarie a rafforzare il valore rieducativo della pena senza considerarla mera limitazione temporanea di alcuni diritti.
Completa la mostra la rassegna sulla situazione delle carceri italiane tratta dal sito dell’associazione Antigone: per i diritti e le garanzie nel sistema penale e una proiezione di video ed esposizione di libri e riviste a tema a cura della biblioteca.

comunicato stampa | locandina | bibliografia

Data di pubblicazione

19 Aprile 2019

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