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Deposito tesi di dottorato

Riferimenti normativi

La tesi di dottorato è, al tempo stesso, un documento amministrativo che l’Università ha l’obbligo di conservare e un progetto di ricerca su un argomento specifico.

L' autore della tesi è il dottorando, il quale, pur interagendo nel corso dei suoi studi o nell’elaborazione della tesi stessa con il supervisore e il co-supervisore, mantiene su di essa piena titolarità dei diritti.

Tali diritti si possono distinguere in

  • diritti morali (paternità, integrità, ritiro dell’opera dal commercio), che restano sempre in capo all’autore e non sono trasmissibili;
  • diritti di utilizzazione economica o patrimoniali (distribuzione, comunicazione, riproduzione, traduzione ecc.), che possono essere ceduti in parte o in esclusiva.

Divulgazione in rete dei risultati delle ricerche prodotte in Ateneo

L’Università degli studi di Firenze, per dare attuazione alla Dichiarazione di Messina 2.0 sottoscritta nel 2014, riconosce le tesi di dottorato come prodotti della ricerca a tutti gli effetti e ne promuove la libera divulgazione e la più ampia diffusione possibile.

Depositare la tesi di dottorato in Flore

Entro trenta giorni dalla discussione il dottorando è tenuto a depositare la propria tesi in versione definitiva (ovvero i dati bibliografici e i full-text) nell’archivio istituzionale di Ateneo ad accesso aperto FLORE che ne garantisce la conservazione e la pubblica consultazione.
I documenti presenti in FLORE sono protetti dalla legge italiana sul Diritto d’autore (legge n. 633/1941) e, salvo diversamente specificato, possono essere utilizzati e riprodotti solo per motivi di studio e di ricerca e con l’obbligo di citarne la fonte.
Il deposito della tesi in FLORE assolve anche  l'obbligo di deposito legale presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma e la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, nell’archivio Magazzini digitali , secondo quanto previsto dalla Legge 382/1980 dalla Circolare MIUR n.1746 del 20 luglio 2007.
Il deposito è vincolante  per il rilascio del titolo e la relativa certificazione Artt. 29 del Regolamento di Ateneo.
Accesso aperto di default
La policy di accesso delle tesi di dottorato si stabilisce tenendo conto che per le tesi di dottorato vige l’obbligo del deposito in accesso aperto. E’ tuttavia possibile:
  • dilazionare la visibilità a un momento successivo all’archiviazione (periodo di embargo)
  • precisare i diritti di utilizzo dei contenuti adottando una delle licenze Creative Commons
Eccezioni all’accesso aperto: richiesta di embargo 
Il periodo di embargo deve essere richiesto solo per motivi tassativamente previsti dal Regolamento sul dottorato.
Dopo il primo anno, è possibile richiedere una proroga di sei mesi e, successivamente, il termine dell'embargo può essere prorogato fino ad un massimo di tre anni dalla discussione facendo istanza alla commissione di ricerca con un'apposita procedura, secondo  Art. 30 del Regolamento di Ateneo

Guida operativa

Istruzioni per il caricamento della tesi nell'archivio dei prodotti della ricerca Flore in 8 step totali
  • Login in Flore; entrare con le proprie credenziali d'Ateneo dalla scritta in alto a destra della pagina
  • Nuova pubblicazione;cliccare sulla dicitura in alto a sinistra per essere indirizzati verso l'inserimento di un prodotto (cioè la tesi di dottorato)
  •  Seleziona la tipologia del documento: dal menù a tendina relativo alla dicitura, scegliere l’ultima voce: 8a - Tesi di dottorato e poi cliccare su Inserimento manuale
    Nelle schermate successive, vanno inserite le informazioni richieste nei campi che si presentano per poi andare avanti, cliccando su Successivo in basso a destra
  • Step 3 - Descrizione; digitare Cognome e Nome nel box corrispondente al campo Autori e poi cliccare su Elabora stringa autori
Il sistema elabora la stringa digitata e presenta gli autori evidenziati con diversi colori: 
  1. in verde, se riconosciuti come interni all'Ateneo
  2. in grigio, se esterni 
  3. in arancione, se è necessario disambiguare il riconoscimento
Il nome dell’autore dovrebbe apparire in verde, se riconosciuto come autore interno all'Ateneo, in questo caso andare avanti cliccando su Successivo, in caso contrario richiedere supporto.
    • Step 4 - Caricamento allegati
Caratteristiche dell'allegato
Dimensioni dell’allegato: per poter transitare verso Magazzini Digitali l’allegato non deve superare i 300 MB, per ciascun singolo file
Formato dell’allegato: al fine di agevolare la conservazione a lungo termine in Magazzini Digitali si consiglia di utilizzare il formato PDF/A , standard internazionale che garantisce l'uniformità di visualizzazione del documento nel tempo, rendendolo indipendente da cambiamenti tecnologici e di software
    1. trascinare il file della tesi di dottorato nel box che si presenta, oppure selezionarlo dal PC. 
    2. dal menù a tendina corrispondente alla voce Tipologia scegliere Tesi di dottorato
    3. dal menù a tendina corrispondente alla voce Policy di accesso, scegliere Accesso pubblico. La tesi di dottorato, per sua natura, è un documento pubblico e pertanto ne è previsto l'accesso pubblico. Si può prevedere un embargo, vale a dire un periodo di tempo in cui la tesi può rimanere "chiusa", ma poi, passato questo, deve essere resa in Open Access. E' possibile attivare l'embargo solo se si possiede l'autorizzazione che va richiesta all'Ufficio Dottorato di ricerca con apposita motivazione.
      Queste informazioni sono reperibili, partendo dalla Home di Flore. Qui è presente il link di accesso al Regolamento di Ateneo in materia di Dottorato di Ricerca (in particolare sono  utili gli articoli 29 e 30). Questo stabilisce che, anche nel caso in cui fosse stato concesso un embargo ed una eventuale proroga, dopo 3 anni la tesi verrà comunque resa pubblica.
    4. concludere percorrendo i restanti passi

Brevetti e pubblicazioni in corso

I casi nei quali è possibile applicare l’embargo sono tre
  • tesi brevettabili: presentano un carattere di originalità tale da costituire un nuovo approccio alla risoluzione di un problema. La richiesta di brevetto deve essere obbligatoriamente effettuata prima della discussione della tesi, in quanto la discussione equivale a una sua pubblicazione (Linee Guida CRUI).
  • tesi in corso di pubblicazione presso un editore parti delle quali siano già state sottoposte a un editore o si trovino in attesa di pubblicazione
  • tesi finanziate da enti esterni per le quali è stato stipulato un accordo con un ente di ricerca esterno oppure con un ente finanziatore per la pubblicazione e la divulgazione, solo dopo il completamento dell’intero progetto di ricerca

Licenze Creative Commons

Le "licenze aperte" Creative Commons, rilasciate dall’autore per chiarire quali utilizzazioni di un’opera sono consentite, permettono al dottorando di disciplinare gli usi possibili del proprio lavoro e di facilitarne il processo di condivisione, vincolando al tempo stesso il lettore a riconoscere la paternità dell’opera (comunque inalienabile) e a farne gli usi disposti dall’autore.
Determinano un diverso grado di apertura in termini di utilizzi consentiti all’utente finale:
dal  Pubblico dominio (CC 0) alla Attribuzione Non commerciale Non opere derivate (CC BY NC ND), oltre la quale si ha, di fatto, l’accesso chiuso All rights reserved .
Riuso di materiali coperti da diritto d’autore
La tesi di dottorato è spesso il risultato di un progetto di lavoro comune che coinvolge più persone o enti e il dottorando, che è l’autore formale della propria esposizione, deve prestare attenzione a non ledere i diritti di altri soggetti coinvolti,  per esempio, usando materiale altrui senza autorizzazione o anticipando notizie o informazioni su progetti portati avanti da enti o istituzioni; vedi Linee Guida CRUI.
  • Immagini: per inserire nella tesi delle immagini coperte da copyright è necessario ai sensi dell'art.70 della legge sul Diritto d'autore che la qualità delle immagini sia degradata o a bassa risoluzione ed utilizzata per scopi didattici o scientifici e senza fine di lucro
  • Articoli scientifici: prima di inserire parti di articoli scientifici è sempre buona norma chiedere l’autorizzazione all’editore, anche nel caso in cui l’autore dell’articolo sia il dottorando stesso, precisando l’utilizzo per scopi didattici o scientifici e senza fine di lucro e specificando l’obbligatorietà per le tesi di dottorato di pubblicazione in accesso aperto.
  • Citazioni: è possibile inserire brevi citazioni da altre opere sotto tutela, menzionando la fonte, nei limiti previsti dall’art. 70  della legge sul Diritto d'autore
  • Dati sensibili: è fatto divieto alle tesi di dottorato, proprio per la loro peculiarità di documenti open access, di contenere dati sensibili o personali che consentano di risalire alle identità delle persone

Tipologia di tesi Paper collection

Esiste una specifica tipologia di tesi detta Paper collection, composta cioè da una prima parte a carattere introduttivo ed esplicativo dei paper presentati, e da una seconda parte composta da articoli scientifici, appunto, dei quali il candidato risulta autore/co-autore.
  • Prima di tutto il candidato si deve assicurare che il contratto editoriale dei paper gli consenta questo tipo di uso, se venga richiesto un embargo ecc.
  • Deve verificare se esista un numero minimo di paper da presentare, la tipologia di paper consentita e la tipologia di rivista.
  • Per ogni paper/capitolo/articolo redatto in collaborazione deve emergere chiaramente qual’è stato il contributo dell’Autore
  • Inoltre è ritenuto preferibile non usare il format editoriale ma allineare i paper alla formattazione della tesi, a meno che la pubblicazione del singolo paper non sia regolata da una licenza Creative Commons.

Link utili

Ultimo aggiornamento

02.12.2025

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