Cavalieri di Malta
Gli statuti della sacra religione di S. Gio. gierosolimitano. Tradotti di latino in volgare da Iacomo Bosio agente della medesima religione nella corte di Roma. Aggiuntivi i privilegii dell’istessa religione, con due tavole copiosissime di tutte le materie, che negli statuti, e ne’ privilegi, si contengono. Il modo, e le cerimonie, che s’usano nel dar l’habito a’ cavalieri di detta religione. Di nuovo ristampati, con alcune utili postille, e con la cronologia de gl’illustrissimi gran maestri, aggiunta dal medesimo Iacomo Bosio.
In Roma, appresso gli stampatori camerali, 1597.
2 pt.; in 4°.
BEGA I.1, 214.
Seconda edizione del volgarizzamento degli statuti approvati da Sisto V, dopo una prima uscita a Roma nel 1588. La conformità della traduzione di Giacomo Bosio «con il latino stampato, e con l’originale di nostra cancelleria» [p. 17] era stata fatta controllare dal gran maestro Ugo de Lourbenx Verdala ad una commissione appositamente nominata. Dopoché la commissione aveva «riferito, haver trovata la tradottione fedelissima, & haverla in alcuni pochi luoghi emendata, & accomodata», il gran maestro ne dispose la stampa con provvedimento del 20 novembre 1588, stabilendo altresì che «ne’ tribunali nostri, o dovunque sarà bisogno, questi stabilimenti così da voi tradotti, e qui emendati, si possino allegare, & osservare, e liberamente tenere, & usare da tutti i religiosi, e sudditi nostri, così in convento, come fuori, né più, né meno, come i latini ultimamente stampati in Roma, come è detto sotto il nome nostro. Il che però non sia lecito, né conceduto a qual si voglia altra tradottione, & edittione. Anzi sia ogni altra dalla sudetta impoi, tenuta come cosa aliena dall’ordine, e dalla volontà nostra» [p. 18]. Il volgarizzamento dovette risultare comodo ed utile «a gl’istessi generosissimi cavalieri, la cui professione è più tosto dell’armi, che delle lettere», come avverte il traduttore nella lettera dedicatoria premessa alla seconda edizione [p. 8]. Pt. II: Li privilegii della sacra religione di S. Gio. Gerosolimitano. Con un indice volgare copiosissimo, aggiunto da Iacomo Bosio per maggior comodità de’ cavalieri. In Roma, appresso gli stampatori camerali, 1597.
D-1-219. Sul front.: «Del dott. Adr.o Lazzeri p.mo cav.e, e cav.e capp.no della sacra relig.e di S. Stef.o».