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Iura Propria: gli statuti a stampa (1475-1799) della Biblioteca di Scienze sociali

Statuta mag.cae civitatis Veronae

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Statuta mag.cae civitatis Veronae (1588)

Verona
Statuta mag.cae civitatis Veronae, summa cum diligentia recognita, & innumerabilib. prope mendis expurgata. Privilegia quoque eiusdem civitatis: una cum partibus ser.mi Do. Veneti pro eorum comfirmatione [sic]; adiectis compluribus nunquam antehac impressis.
In Verona, 1588 (Hieronymus Discipulus excudebat sumptibus M. Antonii Palatioli).
2 pt.; in fol.

Bonaini 189; Berlan 147; Manzoni I, 545 e 548; Fontana, III, 320; BEGA I.1, 173 e 175.

Nuova edizione degli statuti del 1450, resa necessaria, come spiega l’editore Antonio Palazzolo nella lettera al lettore, dalla scarsità delle copie superstiti della prima tiratura, dalla necessità di correggere gli errori che inficiavano le edizioni successive e di procedere agli opportuni aggiornamenti in relazione alle modifiche normative nel frattempo intervenute [p. 4]. La parte seconda - Privilegia mag.cae civitatis Veronae, una cum partibus ser.mi Do. Veneti pro eorum confirmatione: adiectis compluribus numquam antehac impressis. Mag.co atque excell.mo I. U. C. D. Fabio Nichesolae. Venetiis, apud Marcum Antonium Palatiolum, 1588 (excudebat Hieronymus Discipulus sumptibus M. Antonii Palatioli) - raccoglie provvedimenti di data compresa tra il 1351 e il 1587.

D-1-88.

FCA 193. Sul front.: «Cesaris Sumaschi»; al coloph.: «mei Caesaris Sumaschi not.i». Il volume proviene dalla Corte d’Appello, alla quale era giunto per la soppressione napoleonica del convento servita della Santissima Annunziata di Firenze. Nell’occhietto: «Annunziata 12.378»; all’interno del piatto di coperta: «A.2.1.1». Manca la pt. II.



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