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Iura Propria: gli statuti a stampa (1475-1799) della Biblioteca di Scienze sociali

Statuta Roboretana civilia, et criminalia

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Statuta Roboretana civilia, et criminalia (1737)

Rovereto
Statuta Roboretana civilia, et criminalia, nuper a Roboretanis reformata, et a reverendissimo, & serenissimo Maximiliano archiduce Austriae &c. comiteque Tyrolis &c. D. D. nostro clementissimo confirmata.
Roboreti, ex typographia Petri Antonii Berni bibliopolae, 1737.
In fol.

Berlan 111; Manzoni I, 424; Fontana II, 494; CRSS VI, 291-292; BEGA II.1, 303-304.

Gli statuti furono approvati dall’arciduca Massimiliano d’Austria il 10 dicembre 1610 (p. 98). Al momento della compilazione non si dovette pensare alla loro stampa, tant’è che il pontremolese Pietro Francesco Noceti, al tempo podestà di Rovereto, con il decreto del 9 febbraio 1611 con il quale si mandavano ad esecuzione quelle norme, stabiliva altresì che «se vi fosse qualche massaro de’’ communi, o commune della giurisdizione, o altra particolar persona, che minutamente volesse intendere, e sapere tali statuti, o capitoli di quelli, ovvero di essi ne volesse copia, volentieri, comparendo avanti sua magnificenza clarissima, o suo uffizio, gli saranno letti a chiara intelligenza, e datone la copia a suo piacere, ed a questo fine sono posti nell’archivio della magnifica communità roveretana» (p. 99). Ci si limitò invece alla tradizionale pubblicazione per mezzo della voce del banditore avvenuta nei giorni 9-14 febbraio 1611 (pp. 100-102).

IC-6-8.



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