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Il Fondo "Arrigo Serpieri": una selezione di documenti

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Presentazione

In occasione della Giornata celebrativa organizzata dalla Scuola di Agraria nella Villa Granducale delle Cascine per il Centenario dell'inaugurazione, il 18 gennaio 1914, del primo Anno Accademico del Regio Istituto Forestale Nazionale, viene presentata una scelta di documenti dal Fondo Arrigo Serpieri recentemente riordinato e catalogato.

copertina di La bonifica nella storia e nella Dottrina di SerpieriIl Fondo è composto da oltre 2700 documenti tra monografie, estratti, fascicoli di riviste, opuscoli, di argomento economico, economico agrario, storico politico e sociale pubblicati prevalentemente nella prima metà del secolo scorso e che costituirono materiale di studio e di lavoro di Arrigo Serpieri durante gli anni trascorsi alle Cascine come direttore dal 1912 dell'Istituto superiore forestale nazionale, poi Regio istituto superiore agrario e forestale poi Facoltà di Agraria, docente di Economia ed Estimo rurale fino al 1925, titolare della cattedra di Economia e politica agraria fino al 1936 e di nuovo dal 1947.

Sono state catalogate 2367 opere (in corso di completamento il resto della raccolta) tra le quali di notevole interesse circa 1000 opuscoli selezionati e raccolti in 43 volumi. Molti sono i documenti con dediche autografe, altri corredati di note a margine e appunti a mano dell'autore, tracce significative del suo percorso di studioso e docente.

Documenti della mostra

In ordine cronologico:

Arrigo Serpieri: cenni biografici

(da: Mario Dini. Arrigo Serpieri in L'Università degli studi di Firenze fra istituzioni e cultura nel decennale della scomparsa di Giovanni Spadolini: atti del convegno di studi Firenze 11-12 ottobre 2004, a cura di Sandro Rogari e Cosimo Ceccuti Firenze : Firenze university press, 2005)

foto di Arrigo di Serpieri

Serpieri nasce a Bologna il 15 giugno 1877. Si iscrisse alla Scuola Superiore di Agricoltura di Milano allora prestigiosa ed ebbe nel suo maestro Vittorio Niccoli nato a Castelfiorentino in provincia di Firenze innovatore e fecondo comunicatore nel campo delle discipline economico-agrarie l'ottimo tramite con la scuola toscana del Cuppari e del Ridolfi.

Nel 1900 si laurea col massimo dei voti e la lode discutendo una tesi sulla monografia di un tipico podere a mezzadria del Bolognese. Tesi che sarà pubblicata nel 1901 con il titolo Sui metodi di determinazione del profitto nelle imprese rurali [Serpieri 1901] che modificherà radicalmente la metodologia fino ad allora seguita nelle analisi economiche delle aziende agrarie.

Assistente alla cattedra di Economia e Estimo rurale dallo stesso anno assume dal 1902 l'incarico della disciplina a seguito del trasferimento a Pisa di Vittorio Niccoli e che conserverà fino al 1906.

Nel 1906 vince la cattedra di Economia rurale alla Scuola Superiore di agricoltura di Perugia. L'anno seguente il 1907 è richiamato a Milano alla cattedra di Economia e Estimo in precedenza di Vittorio Niccoli.

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Si faceva intanto sempre più apprezzare per la cultura generale e specifica intorno ai problemi dell'agricoltura e delle foreste indagati sotto gli aspetti complessivi territorialidemografici e sociali. Sono infatti del periodo 1906-1910 i suoi studi su I pascoli alpini lombardi e sul Contratto agrario e le condizioni dei contadini nell'Alto Milanese.

Non meraviglia quindi come ebbe a sottolineare Ghino Valenti [Valenti 1914: 490] che nel 1911 il Ministro dell'agricoltura Ranieri gli affidasse l'incarico di preparare una nuova legislazione forestale e che nel 1912 Francesco Saverio Nitti nuovo ministro dell'agricoltura gli affidasse l'incarico di organizzare l'Istituto superiore forestale di Firenze che sostituì l'Istituto di Vallombrosa.

foto con Nitti e Serpieri

Il ministro Nitti (il quarto da destra) ed Arrigo Serpieri (il primo da destra)
all'inaugurazione dell'Istituto il 18 gennaio 1914

Dal 1912 è Direttore dell'Istituto superiore forestale di Firenze e titolare della cattedra di Economia e Estimo Forestale. Incarichi che conserverà fino al 1925 quando l'Istituto sarà trasformato in Istituto superiore agrario e forestale.

Nel 1915 interventista è volontario al fronte con il grado di sottotenente assegnato al Comando supremo con l'incarico di organizzare i servizi forestali nei territori occupati. Nel 1918 è promosso capitano per meriti eccezionali e gli viene conferita la croce di guerra al merito.

foto di Arrigo Serpieri sottotenente, 1915

Arrigo Serpieri
sottotenente, 1915

Nel 1919 partecipa a Parigi come esperto alle trattative internazionali per la determinazione dei danni di guerra ma intanto ha ripreso contatti e frequentazioni con gli ambienti politici quelli particolarmente interessati in quel momento alle vicende dell'agricoltura socialisti e popolari in primo luogo. Ed è con Meuccio Ruini socialista (che poi come parlamentare confluirà nel gruppo nittiano) e con Luigi Sturzo popolareche si costituisce sotto l'egida della Associazione dei Comuni Italiani il Segretariato per la Montagna. E Serpieri ne sarà presidente fino al 1935 quando il regime antagonista lo soppresse. Una vicenda particolare quella del Segretariato per la Montagna che avrà una appendice nel 1947.

Fra il 1920 e il 1921 fa parte delle commissioni nazionali di studio sulle agitazioni e le vertenze agrarie e sulle piccole proprietà montane. Nel 1921 presiede la Commissione arbitrale sulla vertenza agraria tra l'organizzazione padronale e i sindacati ‘bianchi' in Provincia di Treviso e nel 1922 lo troviamo con il primo appuntamento politico e culturale su un tema che sarà per lui un interesse prioritario della sua esistenza: come relatore e come animatore insieme ad altri politici di primo piano come Luigi Sturzo sarà al memorabile incontro a San Donà di Piave per trattare I problemi economico sociali della bonifica agraria [Serpieri 1922]. Dove quelle posizioni che saranno dopo definite eversive dal regime risultano espresse in termini inequivocabili. La proprietà della terra bonificata per coloro che la sapranno gestire in termini di efficienza per la collettività.

Con il 1923 inizia il periodo centrale della vita culturale e specialmente politica di Serpieri. Non ancora ufficialmente fascista e non parlamentare viene nominato sottosegretario per l'agricoltura nel Ministero dell'economia nazionale affidato al Ministro O. M. Corbino in un ministero di coalizione carica che ricoprì per un anno producendo una ‘notevolissima attività legislativa' [Giuliani 1960]. Espressione di una conoscenza unica dei problemi dell'agricoltura e delle foreste italiane in tutti i loro aspetti vara 15 provvedimenti fra i quali le prime ‘leggi Serpieri' quella sul "Riordinamento e riforma della legislazione in materia di boschi e di territori montani" e quella sui "Provvedimenti per le trasformazioni fondiarie di pubblico interesse" la prima legge sulla bonifica integrale. Insieme ad altre di notevole spessore come il TU delle leggi sulle bonificazioni delle paludi e dei terreni paludosi i provvedimenti per le stazioni e gli istituti sperimentali agrari e la creazione di un Istituto di economia e statistica agraria. Nel 1924 promuove infatti l'Istituto Nazionale di Economia Agraria delquale sarà presidente fino al 1939 [Antonietti 1976].

Nel 1924 viene eletto al Parlamento e conserverà il seggio fino al 1939 quando sarà nominato senatore del Regno. Sarà presidente della commissione agricoltura della camera e dal 1924 al 1929 Presidente del Comitato Interministeriale per le trasformazioni fondiarie. Nel 1925 quando l'Istituto Superiore forestale di Firenze è trasformato in Istituto Superiore agrario e forestale passa alla cattedra di economia agraria e per incarico conserva Economia e estimo forestale. Negli stessi tempi assumerà per incarico l'insegnamento di Economia agraria nell'Università degli Studi di Bologna.

Nel 1926 viene eletto presidente dell'Accademia dei Georgofili carica che conserverà fino al 1944. In questo periodo imprime alla gloriosa istituzione un nuovo slancio fino a renderla lo strumento di analisi degli aspetti più importanti e controversi dell'agricoltura del Paese nella sua accezione di agricoltura foreste allevamenti territorio e società rurale. In quella sede prenderanno forma concettuale e struttura normativa i principali strumenti di innovazione di programmazione di pianificazione di bonifica e di colonizzazione di revisione e aggiornamento dell'imposizione fiscale in agricoltura di attuazione di una ‘carta della mezzadria' di proposta di una adeguata legislazione in materia di contratti agrari di analisi e di strumentazioni per l'ammodernamento tecnico e colturale delle produzioni agricole assunte come strategiche in quel periodo.

In una memorabile seduta del 1927 affrontò con determinazione il problema del ruolo della proprietà fondiaria nel regime fascista e anticipando in questo contesto l'attuazione dei relativi punti della 'carta del lavoro' nel rispetto del ruolo dell'iniziativa privata affermò la subordinazione del diritto di proprietà ai più complessivi interessi produttivistici sociali e territoriali della Nazione. Una grande Accademia allora come al giorno d'oggi.

Nel 1929 il secondo sottosegretariato nel ricostituito Ministero Agricoltura e Foreste ministro Giacomo Acerbo con l'incarico di organizzare e dirigere la bonifica integrale del Paese. Ed è così che dopo 5 anni dalla legge n. 753 del 1924 quando il Paese si dibatte in una crisi industriale dagli ampi risvolti di disoccupazione e di urbanesimo di inflazione e di deflazione la programmazione di una stagione di forti iniziative dello Stato nel campo delle opere pubbliche di bonifica contribuì ad attenuare gli effetti complessivi di una crisi altrove più devastante. Un new deal ante litteram. E Serpieri attese in modo esemplare all'opera di organizzazione e di attuazione di questo programma predisponendo un TU sulla bonifica integrale destinato a essere esemplare ben oltre la durata della sua vita: il RD 13 febbraio 1933 n. 215 ancora ricordato come ‘legge Serpieri' sulla bonifica integrale.

Immagine della Bonifica di Burana

La Bonifica di Burana, scariolanti e operai al lavoro, 1930-40. Fonte: "Gli uomini e le opere. L'edilizia modenese nella fotografia", a cura di Paolo Battaglia, Antonella Manicardi e Chiara Reverberi. Associazione Costruttori Edili e Complementari della Provincia di Modena, Fotomuseo Giuseppe Panini, Modena, 2007

Dal 1929 al 1935 è Presidente dell'Associazione nazionale dei consorzi di bonifica dal 1930 fa parte della Camera delle Corporazioni e componente del Consiglio nazionale delle corporazioni (gran consiglio delle corporazioni) sarà Presidente della relativa Sezione agricoltura. Dal 1938 è Vice presidente (Presidente) della Commissione Censuaria Centrale.

Ma intanto era iniziato il declino. Serpieri aveva avviato il proprio sottosegretariato attuando le direttive e utilizzando i finanziamenti della Legge 24 dicembre 1928 n. 3134 detta ‘legge Mussolini' anche se si trattava di un provvedimento per finanziare e attuare la 753 del 1923 la ‘legge Serpieri'. Nel 1934 aveva raggiunto l'obiettivo della ultimazione delle opere di competenza statale. Considerato il ritardo con il quale agrari e latifondisti affrontavano il problema dell'esecuzione delle opere di loro competenza con un deciso intervento al Senato reclamò non solo l'applicazione dell'art. 42 della 215/1933 relativo alle sanzioni per i proprietari inadempienti ma anche la preparazione di una apposita legge per rendere più sollecite le misure di esproprio per i medesimi.
Fu l'inizio del declino di Serpieri come uomo di governo. La destra fascista e alcuni dei suoi principali esponenti avevano trovato in Serpieri un avversario che in più occasioni ne aveva ostacolato gli obiettivi generali e anche particolari come ad esempio nella vicenda di Vittorio Ronchi Ispettore compartimentale dell'agricoltura delle Tre Venezie accusato di trame con i fuoriusciti che rischiava la fucilazione e che venne difeso da Serpieri intervenendo direttamente su Mussolini e ottenendone l'assoluzione.

foto di Vittorio Ronchi

Vittorio Ronchi durante
una visita in bonifica.
Museo della Bonifica di
San Donà di Piave.
Archivio Ronchi

A tutto ciò si unì l'azione demolitrice dei grandi agrari inadempienti che ottennero il licenziamento di Serpieri. Mussolini come in tante occasioni cambiava spesso opinione e in quel momento con il fascismo che da rurale diventava imperialista già impegnato in Etiopia e alle prese con le sanzioni dipendeva sotto troppi aspetti dagli agrari e poi... Serpieri era un sovversivo!

E pare significativo il fatto che in tutti i numeri dell'anno XVI E.F. (1938) della rivista ufficiale «Bonifica e colonizzazione» ed in particolare nella seconda parte dedicata alla celebrazione della citata Legge 24 dicembre 1928 il nome di Serpieri non sia mai ricordato negli atti parlamentari (relazione del ministro e discussione in aula) relativi alle sedute 15 settembre 1928-7 dicembre 1928 che accompagnarono la discussione e l'approvazione della Legge. Nel volume si riporta una sua rassegna marginale sugli ‘organi della bonifica' e in appendice la ristampa del lavoro scritto da Serpieri nel 1922 e relativo alle Sue «osservazioni sul disegno di legge sulla trasformazione del latifondo e colonizzazione interna» come se Serpieri non si fosse mai occupato della bonifica integrale!

Nel 1937 Serpieri è nominato Rettore dell'Università di Firenze e nel 1939 Senatore del Regno. Sempre nel 1939 viene insignito per i suoi studi e per l'opera profusa nella bonifica integrale del Premio Mussolini il massimo premio dell'Accademia d'Italia su relazione di Pasquale Jannaccone. È noto che con quel premio Serpieri riuscì infine acquistarsi una casa a Firenze.

Come senatore e come presidente della commissione agricoltura del Senato continuerà a proporre iniziative di legge relative ai problemi agricoli del momento. Non sarà troppo favorevole al modo con cui viene strutturata nel 1940 la Legge sulla colonizzazione del latifondo siciliano ma proporrà un disegno di legge sulla montagna che rimasto bloccato dagli eventi della guerra sarà sostanzialmente riproposto dai governi della Repubblica.

Dopo la liberazione nel 1944 è sospeso dall'insegnamento e dallo stipendio. Vivrà tre anni in condizioni di vera miseria. Reintegrato nel 1947 e nominato professore emerito attenderà alla preparazione di un testo di Istituzioni di economia agraria sul quale si formeranno generazioni di allievi.

Dal 1947 inizia una intensa attività pubblicistica anche con lo pseudonimo di Rusticus (che tanto richiama l'estensore di un volumetto riformista del 1916) che gli consente di superare le difficoltà precedenti.

Sempre nel 1947 il Governo della Repubblica ricostituisce il Segretariato per la Montagna: Serpieri è nominato Presidente onorario.

Nel 1958 si ammala gravemente il 30 gennaio 1960 muore.

Tra le sue opere si ricordano:

  • Il contratto agrario e le condizioni dei contadini nell'alto Milanese (1910)
  • Le proposte di modificazione alla legge forestale (1911)
  • La guerra e la crisi del legname in Italia (1916)
  • Il metodo di stima dei beni fondiari (1917)
  • Per l'approvvigionamento del legname nel dopoguerra (1919)
  • Le montagne i boschi i pascoli (1920)
  • Studi sui contratti agrari (1920)
  • La politica agraria del governo nazionale (1924)
  • Problemi della terra nell'economia corporativa (1929)
  • La bonifica integrale (1930)
  • La bonifica delle terre (1937)
  • La riforma agraria in Italia (1946)
  • La legislazione sulla bonifica (1948)
  • Istituzioni di Economia agraria (1956)

Collegamenti esterni 

  • Arrigo Serpieri di Mario Dini, in atti del convegno di studi "L'Università degli Studi di Firenze fra istituzioni e cultura nel decennale della scomparsa di Giovanni Spadolini", Firenze, 11-12 ottobre 2004
  • Scheda su Arrigo Serpieri nell'Archivio Storico del Senato, I Senatori d'Italia

 

Ultimo aggiornamento

11.09.2022

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