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Storia della creazione naturale conferenze scientifico-popolari sulla teoria dell´evoluzione in generale e specialmente su quelle di Darwin, Goethe e Lamarck

frontespizio di Storia della creazione naturaleEstratto
Pagine riprodotte: 1-12, 82-83, 168-169,
258-260, 268-269, 288-291, 356-357, 388-389,
399, 402-403, 426-427, Tavv. II-III
  • Autore: prima traduzione italiana fatta sull´ottava edizione tedesca, col consenso dell´autore, a cura del prof. Daniele Rosa
  • Pubblicazione: Disp. 14 Torino : Unione tipografico-editrice, 1892
  • Descrizione fisica: XV, 490 p., [21] c. di tav. : ill. ; 28 cm
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La darwiniana Origin of species riportò un enorme successo di pubblico ma, sebbene le vendite avessero superato ogni più rosea speranza dell’editore, il volume risultava comunque molto tecnico, con poche illustrazioni e quindi di difficile approccio a fronte di un pubblico non esperto. Haeckel si ripropose di offrire al pubblico più vasto una propria versione “divulgativa” del Darwinismo e nel 1868 pubblicò a Berlino un volume illustrato dal titolo Natürliche Schöpfungsgeschichte, tradotto in inglese nel 1876 come The History of Creation.
Ad Haeckel si deve un’interpretazione di tipo “idealistico” della teoria darwiniana, inquadrata in una concezione unitaria della natura in cui l’evoluzionismo è considerato idea rappresentativa di una forza cosmica. Nel punto di intersezione tra idealismo e materialismo è infatti possibile collocare la sua teoria biogenetica, fondata sul parallelismo tra lo sviluppo embrionale e lo sviluppo della specie a cui l’embrione appartiene.

L’evoluzionismo come spiegazione meccanica dei fenomeni si esplicita in Haeckel nel credere che «tutti i differenti organismi discendono da una sola o da poche forme stipiti semplicissime e essi siansi sviluppati naturalmente da queste per via di graduate e lente modificazioni». Il modo haeckeliano di percepire la variazione e la costanza della natura è principalmente estetico e morfologico. Il disegno, usato dal biologo tedesco in quasi tutte le sue opere zoologiche, illustra il processo formativo, l’azione delle forze di quella natura naturans di cui parla Goethe.

Queste illustrazioni raffigurano la legge che regola i fenomeni e l’evoluzione. Lo scienziato tedesco vorrebbe presentare come la natura varia i suoi modelli  e da ciò mettere in luce la regola che sta in ciò che è differente. Da qui intende partire per poi ritrovare l’unità dei viventi nella molteplicità e pluralità delle loro manifestazioni, ricostruendone visivamente il cammino percorso, sfruttando l’utilizzo di alberi genealogici. Il volume di Haeckel fu tradotto in italiano da Daniele Rosa che, perfezionatosi negli studi degli Oligocheti presso l’Istituto zoologico di Gottinga, una volta rientrato in Italia iniziò la sua attività di zoologo al Museo di Torino e si dedicò alla traduzione delle opere di Ernst Haeckel. Rosa, presente presso l’Istituto di Studi Superiori di Firenze tra il 1905 e il 1917, è ricordato soprattutto per la sua teoria dell’Ologenesi, una delle nuove teorie evoluzionistiche nate a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento in contrapposizione a quella di Darwin.

Illustrazioni tratte dal testo

Ultimo aggiornamento

21.10.2022

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