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Settimana internazionale dell'Open Access, 24-30 ottobre

Dal 24 al 30 ottobre 2011 si terrà la Terza edizione della settimana internazionale dell'Open Access.

L'elenco delle iniziative organizzate in Italia è disponibile all'indirizzo http://wiki.openarchives.it/index.php/Open_access_Week_-_2011.

L'Università di Firenze organizza un incontro dal titolo "Valutazione e valorizzazione della ricerca: il ruolo dei repository istituzionali". L'incontro si terrà giovedì 27 ottobre, dalle 15 alle 17.30, presso l'Aula Magna di Palazzo Fenzi, via S. Gallo 10.

Open Access Week

L'Open Access è un movimento nato nel mondo accademico alla fine degli anni Novanta del secolo scorso con lo scopo di favorire la comunicazione e la disseminazione della conoscenza nell'era di Internet, nella consapevolezza che il suo progresso è favorito dalla condivisione del sapere. Learn. Share. Advance (che potremmo rendere con Imparare, Condividere, Progredire) è il motto dell'iniziativa, che bene riassume le finalità del movimento OA.

Molte università di ogni parte del mondo hanno aperto archivi istituzionali (o institutional repository, IR), cioè una collezione digitale che raccoglie e valorizza la produzione scientifica dei propri studiosi. I vantaggi per gli autori che depositano i loro contributi sono molteplici, in primis una rapida e ampia diffusione dei risultati della propria ricerca: rapida perché essa non dovrà aspettare i tempi di pubblicazione tipici della stampa; ampia perché il contributo sarà accessibile in un ambiente digitale, diffuso a livello internazionale, con un conseguente aumento della sua visibilità e del grado d'impatto della ricerca; più infatti un articolo è liberamente scaricabile, più facilmente potrà essere letto e quindi potrà essere più citato.

Per realizzare i suoi obiettivi, l'open access utilizza due strategie:

  1. l'auto-archiviazione in archivi aperti a carattere istituzionale o disciplinare: si deposita una versione precedente la stampa (preprint), la versione stampata (publisher version) o una versione successiva a quella già pubblicata (post-print) dell'articolo, in accordo con le scelte relative al diritto d'autore e sottoscritte con l'editore;
  2. pubblicazione su riviste ad accesso aperto, che garantiscono la peer review e adottano un modello economico improntato a criteri di liberalità: i testi sono accessibili liberamente e gratuitamente a tutti e i costi di pubblicazione, quando richiesti, sono coperti da una quota versata dall'autore o dall'istituzione di appartenenza: la tendenza è comprendere i costi di pubblicazione nel budget stanziato per la ricerca.
L'Università di Firenze ha aderito al movimento open access:
  • ha firmato la Dichiarazione di Messina del 2004;
  • ha dato vita alla Firenze University Press (FUP), che pubblica opere ad accesso aperto;
  • ha realizzato l'Archivio E-Prints, il repository istituzionale di ateneo;
  • ha espresso in maniera chiara e inequivocabile il proprio sostegno al movimento open access, affermando nel nuovo Statuto, approvato il 25 luglio 2011, che "L'Università [...] fa propri i principi dell'accesso pieno e aperto alla letteratura scientifica e promuove la libera diffusione in rete, nei circuiti della comunità scientifica internazionale, dei risultati delle ricerche prodotte in Ateneo" (art. 8, Ricerca scientifica, comma 2).

Il 19 maggio 2011, il Rettore Alberto Tesi ha istituito, con decreto rettorale, la Commissione open access di ateneo, che prosegue il lavoro iniziato nel maggio 2010 dal Gruppo OA di ateneo. Scopo della Commissione, costituita da rappresentanti delle varie aree disciplinari e dai servizi interessati (bibliotecari e informatici), è presentare una policy di ateneo sull'OA (il testo è in fase molto avanzata) e predisporre il progetto di un nuovo repository istituzionale, ispirato dalla policy di ateneo, che coinvolga quanti più docenti possibile.

Per saperne di più sull'Open Access:

Data di pubblicazione

07 Ottobre 2011

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